Su twitter un’ondata di attacchi. Il giornalista sotto scorta dice: la magistratura deve scoprire chi istiga queste campagne d’odio
La scorta del giornalista Sandro Ruotolo, presidente dell’Unione cronisti della Campania, e collaboratore di Fanpage, è stata rafforzata dopo le nuove plateali minacce di morte che gli sono state rivolte via twitter ad agosto 2019.
“Fossero tutti come te con un proiettile alla nuca ne toglieremmo 6”, ha scritto un utente Italia ha indagato la Procura di Grosseto. Nei giorni precedenti, con un tweet, Sandro Ruotolo aveva criticato il Ministro degli Interni allora in carica Matteo Salvini, e in particolare modo contro la sua dichiarazione con cui aveva definito “zingaraccia” una persona che lo aveva a sua volta criticato.
Sandro Ruotolo di solito non da seguito agli insulti e alle minacce che riceve attraverso i social network, ma stavolta ha ritenuto opportuno farlo. “Ho denunciato questo episodio – ha spiegato a Ossigeno – perché le parole hanno un valore e un peso. Non si può accettare che vengano usate per scatenare l’odio. Ho invitato la magistratura ad accertare se questo signore che mi ha promesso un proiettile alla nuca e gli altri che hanno seguito la sua scia siano stati istigati da qualcuno, e a scoprire chi è che scatena queste campagne di odio”.
La Fnsi, il SUGC e l’Ordine dei Giornalisti e Ossigeno hanno espresso piena solidarietà e vicinanza a Sandro Ruotolo.
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ASP