La notizia che ho appreso mi addolora molto: il collega Nello Scavo, dopo aver condotto una splendida inchiesta giornalistica, è sotto tutela della Polizia.
L’inchiesta di Nello, pubblicata in più puntate su Avvenire, ha svelato la presenza di Abd al-Rahman al-Milad, meglio conosciuto come Bija, un trafficante di essere umani all’incontro di Mineo nel 2007 tra le autorità italiane e le autorità libiche per arrivare ad un accordo e bloccare così le partenze di profughi da quel Paese verso il nostro.
Non bastavano le mafie e i terroristi, adesso anche i trafficanti di vite umane minacciano la libertà di informazione.
A Nello, amico oltre che collega, va il mio abbraccio e quello di Articolo21.