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Davide Sassoli ricorda Daphne Caruana Galizia: “Inaccettabile essere uccisi per il proprio lavoro”

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Anche il Presidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, ha ricordato Daphne Caruana Galizia a due anni dall’agguato di cui ancora non si conoscono i mandanti e che è diventato il simbolo degli attacchi alla libertà di stampa in Europa. “E’ triste – ha detto – ma necessario ricordare l’importanza della libertà di stampa in Paesi democratici come i nostri. Oggi Daphne Caruana Galizia avrebbe avuto 55 anni e avrebbe avuto ancora davanti a sé una brillante carriera. Invece, siamo qui a renderle omaggio perché per via del suo impegno e della sua dedizione come giornalista è stata portata via troppo presto. È preoccupante – ha aggiunto – pensare che nel 21° secolo siano ancora necessari ammonimenti per difendere i diritti e le libertà dei cittadini che sono alla base dei nostri valori europei. Essere uccisi per fare il proprio lavoro non è mai accettabile».
Il presidente Sassoli ha altresì annunciato che vuole “incoraggiare e sostenere il lavoro della magistratura e delle autorità maltesi nel tentativo di far luce sul brutale omicidio di Daphne e consegnare i responsabili alla Giustizia” e ha espresso “il sostegno personale a tutti quei coraggiosi giornalisti, uomini e donne che, come Daphne, sono costretti a sacrificare qualcosa nella loro vita, se non la vita stessa, nella ricerca del bene più prezioso per le nostre democrazie: la verità. Il Parlamento Europeo deve essere il guardiano dei valori di Daphne Caruana Galizia”.
Anche il sottosegretario all’Editoria, Andrea Martella, ha voluto ricordare la giornalista maltese accogliendo con favore la proposta di istituire, il 16 ottobre, una giornata per la difesa della libertà di stampa e della ricerca della verità: “Sarebbe un gesto concreto, in memoria di Daphne Caruana Galizia di cui ricorre oggi il secondo anniversario dell’omicidio, e di tutti i giornalisti che hanno pagato con la vita la loro attività di inchiesta. E sarebbe altresì un’occasione di crescita comune, di sensibilizzazione sociale sul valore dell’informazione, sulle minacce e sui cruenti tentativi di bavaglio che ogni giorno, in troppi Paesi del mondo, e purtroppo a volte anche in Italia, i giornalisti devono subire. I giornalisti – ha aggiunto Martella – hanno una missione speciale: garantire all’opinione pubblica la verità, portando alla luce ogni oscurità che va a minare i nostri diritti, le nostre libertà e la giustizia sociale. Far comprendere il valore di questo ruolo e rafforzare diffusamente queste consapevolezze è un passo necessario da compiere”. Sono state numerose le iniziative organizzate in diverse città d’Europa, anche da  Federazione europea e Federazione internazionale dei giornalisti. A Milano il ritratto della giornalista è stato esposto fuori dalla sede dell’Assostampa.


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