La Cassazione ha confermato la condanna a 4 mesi per violazione della legge sulla stampa che sanziona chi limita la circolazione degli stampati
I modi di impedire ai lettori di conoscere informazioni di pubblico interesse sono molteplici. Una sentenza della Suprema Corte ne ha sanzionato uno che merita di essere segnalato: l’incetta presso le edicole del giornale in vendita.
Gilberto Ambotta, ex direttore generale del Comune di Cento, 35mila abitanti in provincia di Ferrara, è stato condannato in via definitiva a 4 mesi di reclusione, con sospensione condizionale della pena, per avere prelevato nel 2010 tutte le copie del mensile Cento per Cento dalle edicole del suo comune. Quel numero del giornale conteneva un articolo che criticava lui e l’amministrazione comunale di Cento. Il processo era nato da una denuncia del giornalista Mirco Gallerani, direttore responsabile di Cento per Cento . Il 9 aprile 2019 la Cassazione ha giudicato inammissibile il ricorso di Gilberto Ambotta contro la sentenza di condanna emessa il 20 febbraio 2018 dalla Corte d’appello di Bologna. (Leggi la sentenza)
Già in primo grado, nel febbraio del 2016, il Tribunale di Ferrara aveva condannato Gilberto Ambotta a 4 mesi di reclusione e al pagamento di 4mila euro di provvisionale, per violazione della legge sulla stampa 8 febbraio 1948, n.47, che all’art. 20 – asportazione, distruzione o deterioramento di stampati – recita: “chiunque asporta, distrugge o deteriora stampati per i quali siano osservate le prescrizioni di legge, allo scopo di impedirne la vendita, la distribuzione o la diffusione, è punito se il fatto non costituisce reato più grave, con la reclusione da sei mesi a tre anni”.