“A margine della Fiera del Levante a Bari abbiamo incontrato il Presidente del Consiglio Conte e il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia. Al Presidente Conte abbiamo innanzitutto rappresentato la necessità di riavviare un dialogo che sia costruttivo e che rimetta al centro l’importanza del ruolo dell’informazione, dell’industria dell’informazione e quindi anche del lavoro nel settore dell’informazione, perché purtroppo i provvedimenti adottati nei mesi passati e quelli ancora rimasti in cantiere e che fortunatamente non vedranno la luce puntavano a rendere ancora più precario il lavoro all’interno del settore dell’informazione”. E’ quanto ha affermato ai microfoni di Radio Radicale il segretario della Federazione Nazionale della Stampa, Raffaele Lorusso, poco dopo aver incontrato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
“Bisogna ripartire dal lavoro regolare. – ha aggiunto il segretario Fnsi- Bisogna ripartire da una nuova direzione di marcia che non è quella della Fnsi ma è quella indicata dal Presidente della Repubblica e noi in quella direzione ci riconosciamo. Attenzione nei confronti dell’informazione significa attenzione anche a singole vertenze e ad aziende che vivono momenti di particolare criticità. Una di queste aziende è La Gazzetta del Mezzogiorno, vicenda della quale abbiamo parlato con il Presidente del Consiglio trovando la sua disponibilità ad affrontare in sede centrale, a Roma, quelle che dovessero essere nei prossimi mesi le criticità che potrebbero emergere sul piano occupazionale. C’è la disponibilità del Governo a parlarne a convocare un tavolo a Roma e questo è sicuramente un elemento di discontinuità rispetto al passato”.
Per quanto concerne, nello specifico, la vicenda della gazzetta del Mezzogiorno al presidente Conte è stata rappresentata la situazione del principale quotidiano di Puglia e Basilicata, fondato 131 anni fa, che da un anno si trova in amministrazione straordinaria in seguito alla confisca del patrimonio dell’editore Mario Ciancio Sanfilippo, disposto dal tribunale di Catania. Il comitato di redazione ha espresso preoccupazione per la salvaguardia dell’occupazione e per le difficoltà gestionali manifestatesi nel corso dell’amministrazione giudiziaria, che hanno costretto la redazione a dure azioni di lotta, fra cui uno sciopero a oltranza. Il piano industriale annunciato dall’attuale socio di minoranza, la società Denver che fa capo a Sorgente Group dell’imprenditore Manietti, che dovrebbe farsi carico della procedura di concordato preventivo avviato dagli amministratori giudiziari, rischia di creare esuberi con la conseguente riduzione dei posti di lavoro. I rappresentanti sindacali hanno auspicato l’intervento del governo per trovare soluzioni che possano impedire esiti nefasti per i lavoratori. Il presidente Conte, nel ribadire l’importanza del ruolo dell’informazione, ha espresso la disponibilità dell’esecutivo ad affrontare le possibili criticità, con il coinvolgimento del sottosegretario all’editoria, Andrea Martella.
Iscriviti alla Newsletter di Articolo21