Veneziano di Portogruaro, classe 1968, Andrea Martella, del Partito Democratico, è il nuovo sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Editoria. Parlamentare nelle precedenti quattro legislature, coordinatore della segreteria di Nicola Zingaretti, Martella è stato anche coordinatore della mozione Orlando alle primarie del 2017. A Montecitorio è stato membro delle commissioni Attività produttive, Ambiente e Infrastrutture e, nel governo ombra di Walter Veltroni, è stato ministro delle Infrastrutture.
Prende il testimone della delega all’Editoria da Vito Crimi del Movimento 5 Stelle, un passaggio che molti auspicano all’insegna della discontinuità. I recenti episodi di cronaca, le aggressioni a Pontida, il numero di giornalisti che in Italia è costretto a vivere sotto scorta, mostrano quanto il mondo dell’informazione sia attualmente sotto attacco. Il neo sottosegretario dovrà affrontare il tema della difesa del diritto di cronaca non solo dalle aggressioni fisiche, ma anche dalle querele bavaglio. Nel quadro di un rinnovato rapporto tra Roma e Bruxelles, dovrà poi occuparsi del recepimento da parte dell’Italia della normativa europea sul copyright e infine affrontare la questione dei tagli all’editoria che mettono a rischio, insieme alla sopravvivenza di cooperative e enti no profit, la pluralità dell’informazione.
In una prima intervista rilasciata alla Tgr Veneto, Martella ha dichiarato di voler utilizzare come bussola per orientare la propria attività di governo le parole recentemente pronunciate dal presidente Mattarella sulla libertà di informazione come “bene pubblico da difendere”. Oggi [lunedì] il giuramento
L’intervista della TGR Veneto: