Leonardo, una mostra impossibile presenta, disposte in sequenza tendenzialmente cronologica, tutte le opere pittoriche dell’artista riprodotte in scala 1:1, compreso l’affresco dell’Ultima cena. Questa visione panoramica dei suoi capolavori suscita una grande emozione perché nessuno prima d’ora – neanche lo stesso Leonardo – aveva potuto ammirare, uno accanto all’altro, tutti i suoi dipinti: da quelli giovanili degli anni settanta del Quattrocento trascorsi a Firenze, al Cenacolo del refettorio di Santa Maria delle Grazie a Milano, fino ai capolavori più tardi, immediatamente precedenti il trasferimento di Leonardo in Francia, ad Amboise, al servizio del Re Francesco, dove morirà il 2 maggio 1519. Il ricchissimo apparato didascalico multimediale è curato dal decano degli storici dell’arte Ferdinando Bologna – stretto collaboratore di Roberto Longhi – recentemente scomparso.
La mostra impossibile di Leonardo si inaugura il 3 ottobre alle ore 19 nell’Auditorium della Villa Farnesina, sede di rappresentanza dell’Accademia Nazionale dei Lincei.
Le mostre impossibili è un progetto che prende spunto da un’istanza di democrazia culturale che ha in Walter Benjamin, André Malraux e Paul Valéry i suoi precursori, ma anche dalla consapevolezza che, nell’epoca della riproducibilità digitale dell’opera d’arte, la valorizzazione del patrimonio artistico investe non solo l’opera in quanto tale, ma anche la sua riproduzione.
Le mostre impossibili presentano, in un unico spazio espositivo, in dimensioni reali, l’opera completa di un pittore sotto forma di riproduzioni ad altissima definizione e leggermente retroilluminate. Dipinti e affreschi, che sono distanti tra loro migliaia di chilometri, sono raccolti in una visione d’insieme senza precedenti. Con Le mostre impossibili, nasce un nuovo genere di museo, che affianca quelli tradizionali: le mostre sono, infatti, corredate da audio-video guide e testi di rilevanza storica che i visitatori possono consultare direttamente sul proprio smartphone.
Le mostre impossibili è un progetto ideato e diretto da Renato Parascandolo