Oltre 600 morti sul lavoro dall’inizio dell’anno, un bollettino di guerra, una mattanza quotidiana che non conosce soste. Le chiamano “le stragi nell’indifferenza” e mai parole furono piu’ vere. Bisogna vengano riaccesi i “riflettori” su queste stragi sul lavoro. Ieri altri 2 morti, Pasquale Basso, imprenditore di 54 anni e Luigi Frabotta, imprenditore di 53 anni. Sono persone e non numeri, ricordiamocelo sempre quando ne parliamo. Molto spesso non si sa neppure il nome di questi lavoratori, quando va bene le iniziali. Ieri e’ nato il Governo Conte 2. I miei auguri di buon lavoro. Spero che questo governo dedichera’ particolare attenzione, alla sicurezza sul lavoro e al dramma delle troppe morti sul lavoro (troppo spesso sottovalutate), che ci sono ogni giorno in Italia. E la si smetta di chiamarle “morti bianche” o tragiche fatalita’, sono due termini che fanno inorridire, ma dipendono dal fatto che in molti luoghi di lavoro non si rispettano neanche le minime norme per la sicurezza sul lavoro.
Marco Bazzoni-Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, Firenze
Iscriviti alla Newsletter di Articolo21