Non è un semplice augurio di buon lavoro quello che il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa, Giuseppe Giulietti, rivolge ad Andrea Martella, neo sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’editoria. “Lo conosco e so che è una persona moderata, equilibrata e molto attenta, capace di trovare una sintesi tra diverse posizioni. Sicuramente non ha mai amato né tagli né bavagli”, dice Giulietti, che auspica l’apertura di un tavolo odi confronto al più presto e in quella sede si potranno affrontare le questioni di merito.
Da dove si può ricominciare dopo una stagione di veleni e insulti verso l’informazione?
“Intanto credo che ci siano finalmente le condizioni per potersi sedere gli uni di fronte agli altri senza invettive, senza insulti, senza minacce. Io non amo mai dare calci a chi esce, ma non è difficile dare un giudizio su ciò che è successo, su ciò che non è stato fatto: il conflitto d’interessi c’è ancora, la legge sulla Rai non è stata rinnovata, le querele bavaglio ci sono ancora, sono stati tagliati i fondi all’editoria, Radio Radicale ha rischiato seriamente la chiusura, Il Manifesto e Avvenire insieme a tante cooperative la rischiano. La prima cosa che chiediamo è di fermare le macchine, sedersi ad un tavolo, ritirare i tagli che sono stati effettuati per poter discutere serenamente una riforma dell’editoria che aumenti le voci e non le chiuda, che non si minacci continuamente di commissariare l’Inpgi e l’Ordine”.
Abbassare i toni anche qui dunque? Un po’ quello che si chiede a proposito del linguaggio sul web, dopo mesi di strilli e insulti?
“Certo, riapriamo il dialogo con toni pacati. A me non piace la propaganda. Dico anche che il sottosegretario Claudio Durigon aveva avviato una forma di dialogo sul tema del lavoro e del precariato che non va buttato via. Io penso che sulla libertà di informazione si debba e si possa trovare una strada comune da percorrere, trasversale e al di là dei partiti, come ha dimostrato la battaglia su Radio Radicale sulla quale si è formato un ampio fronte in Parlamento, cui ha preso parte anche chi oggi è all’opposizione. Mi piacerebbe che questo terreno, ossia l’articolo 21 della Costituzione, non diventasse continuamente terreno di scontro tra minoranza e maggioranza”.
Il Presidente della Fnsi ha rilasciato analoghe dichiarazioni in un’intervista di Giovanna Reanda per Radio Radicale in cu si sottolinea la necessità di riprendere un dialogo dai toni rispettosi tra il governo e le organizzazioni di rappresentanza dei giornalisti.
Di seguito il link
https://www.radioradicale.it/scheda/584351/andrea-martella-e-stato-nominato-sottosegretario-alla-presidenza-del-consiglio-con