L’ipotizzato sequestro è stato ritenuto manifestamente infondato, Pacifici e Vecellio sono stati definitivamente assolti e Priebke condannato al risarcimento dei danni e al pagamento delle spese processuali. Ma essendo Priebke risultato nullatenente lo Stato italiano chiede a Pacifici e a Vecellio di rimborsare le spese.
«È una vicenda assurda e kafkiana, resa ancora più odiosa nel caso specifico: un criminale nazista si dichiara vittima di un reato giudicato inesistente, si riconosce che due cittadini sono stati ingiustamente chiamati in giudizio e si sono dovuti difendere per qualcosa che non hanno fatto; per beffa e oltraggio, uno Stato che non ha saputo farsi rimborsare chiede loro di pagare al posto del condannato», commenta Vecellio.
Assieme a lui, martedì 1° ottobre, parlerà di questa vicenda il presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana, Giuseppe Giulietti, nel corso di una conferenza stampa convocata alle 15 nella sede della Fnsi.