“Quando moriremo, nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili”.
Era una delle frasi tanto care al “Giudice ragazzino”, Rosario Livatino.
Aveva solo 38 anni il giudice Rosario Livatino quando la mattina del 21 settembre 1990 venne inseguito e ucciso lungo la strada statale ss640 che da Agrigento porta a Caltanissetta. L’auto venne speronata. Livatino già ferito ad una spalla tentò la fuga correndo per i campi, ma venne raggiunto e poi ucciso con un colpo di pistola in faccia.
Livatino aveva toccato filoni enormi, indagando sull’intreccio tra mafia e affari, delineando il “sistema della corruzione”. Per non dimenticarlo mai.
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