Nella Tanzania del presidente John Magufuli, al potere dal 2015, la libertà di stampa è sempre più a rischio: in meno di tre settimane sono stati arrestati due giornalisti.
Il primo è Erick Kabendera, giornalista investigativo, collaboratore del Guardian e autore di inchieste sulle lotte di potere all’interno delle istituzioni tanzaniane. Arrestato il 5 agosto, andrà a processo a fine mese per le accuse fabbricate di evasione fiscale, riciclaggio e direzione di un gruppo criminale.
Il 22 agosto è stata la volta di Joseph Gandye, direttore associato e produttore esecutivo di Watetezi TV, il canale online della Coalizione dei difensori dei diritti umani della Tanzania.
Gandye è noto per aver indagato sulle torture e le violenze sessuali compiute dalla polizia nella zona di Iringa: inchieste che la stessa polizia e il governo hanno definito sediziose, degradanti e diffamatorie.
Le organizzazioni per la libertà di stampa e per i diritti umani hanno parlato, in riferimento a entrambi gli arresti, di una “parodia della giustizia” sollecitando il rilascio immediato e incondizionato dei due giornalisti.
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