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L’impegno di Sassoli sulla libertà di espressione. E sul copyright ora devono lavorare i singoli Stati

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“La direttiva sul copyright è realtà, adesso gli Stati debbono recepirla e applicarla per rendere operativa la tutela del diritto d’autore e del lavoro intellettuale e giornalistico. Possiamo dire che la fase più importante è stata portata a termine. Adesso sarà fondamentale assicurare il follow up della direttiva”. Così il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli ha aperto il suo intervento alla Casa degli Autori a Venezia nell’ambito dell’incontro dedicato alla direttiva sul copyright. “Al di là delle divisioni che ci sono state su tutta la vicenda – ha aggiunto – ha pesato comunque una costante, estesa e penetrante campagna di disinformazione…”
Sulla direttiva sul diritto d’autore nel mercato unico digitale, la Commissione europea sta organizzando un dialogo con le parti interessate, ma nell’incontro sono stati affrontati anche altri temi delicati legati all’informazione e al mondo della rete, come il linguaggio dell’odio e le molestie sui social e gli attacchi ai giornalisti, in una crescente e sostanziale limitazione della libertà di stampa che si evince dalle proteste in essere in vari Paesi europei, come l’Ungheria e la Polonia, a dimostrazione di quanto sia necessario un lavoro del Parlamento Europeo su questo fronte. Il Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, presente all’incontro, ha riproposto emergenze italiane, e non solo, sul tema della libertà di espressione e del diritto all’informazione, sui tagli e i bavagli praticati negli ultimi mesi, sulle minacce ai giornalisti. “Abbiamo chiesto che il Parlamento Europeo convochi una sessione straordinaria sulla direttiva contro l’odio sui social e le parole ostili, – dice il Presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti – crediamo che in questo momento la Carta di Assisi possa rappresentare un punto di riferimento importante e oggi si è parlato anche dell’appello lanciato dall’Associazione Carta di Roma perché il nuovo Governo italiano, se e quando nascerà, si impegni a cambiare davvero passo nel linguaggio dell’odio e contro le molestie e le aggressioni cui assistiamo quotidianamente sui social. Garantire la libertà di espressione è diventato un imperativo al pari del combattere gli insulti e l’odio della rete”. Durante l’incontro è stata presentata la neonata Fondazione intitolata alla memoria di Antonio Megalizzi, il giovane giornalista impegnato a seguire il Parlamento Europeo e che adesso vive in questa iniziativa portata avanti dalla sua famiglia insieme agli organismi di rappresentanza dei giornalisti. Durante l’incontro Sassoli ha invitato i genitori di Antonio e la fidanzata, Luana Moresco, a Bruxelles, assieme alla delegazione del Sindacato dei giornalisti del Trentino Alto Adige e della Federazione della stampa italiana, per presentare formalmente alle istituzioni europee il progetto della fondazione.”La morte di Antonio è per noi una ferita aperta. È un dovere morale salvaguardare e portare avanti le idee di Antonio, un giovane europeista che credeva in un’informazione libera e indipendente”, ha detto Sassoli.

Nella foto dell’Ansa l’incontro tra il Presidente Sassoli e la famiglia Megalizzi


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