Articolo 21, con primo firmatario Vincenzo Vita e a seguire i componenti dell’ufficio di presidenza dell’associazione, ha lanciato un appello per porre all’attenzione del dibattito politico la questione del pluralismo e della libertà dell’informazione, sotto attacco del governo Conte.
Questo il testo e i primi firmatari:
“Capiremo nelle prossime ore qualcosa di più della crisi di governo. Siamo ad un passaggio delicatissimo della vicenda italiana, ridotta ormai ad un territorio di violenze, di insulti, di rischi autoritari e razzisti. La vita umana, la salvezza dei migranti sembrano persino aspetti secondari rispetto alle pure logiche di un potere gonfiato dalla bolla dei social. “Articolo21″ pone un punto discriminante nella discussione sulla formazione del nuovo esecutivo: l’eliminazione dei tagli e dei bavagli nella e sull’informazione. Si riveda la legge di bilancio ripristinando pienamente il fondo per l’editoria e il pluralismo, si elimini il ricorso crescente alle querele temerarie, si abroghi la vecchia e assurda legge Gasparri sul sistema radiotelevisivo, si riformi finalmente la Rai, si costringa gli oligarchi della rete a rendere trasparenti gli algoritmi utilizzati. Si immagini una transizione senza morti e feriti all’era digitale”.
Vincenzo Vita
Paolo Borrometi
Alessandro Cardulli
Maurizio Calò
Stefano Corradino
Nicole Corritore
Alessandra Costante
Marina De Ghantuz Cubbe
Cristiano Degano
Graziella Di Mambro
Vittorio Di Trapani
Livia Galeazzo
Silvia Garambois
Angelo Giacobelli
Gian Mario Gillio
Benot Girod
Beppe Giulietti
Raffaele Lorusso
Elisa Marincola
Fabiana Martini
Antonella Napoli
Maurizio Paglialunga
Renato Parascandolo
Cristina Perozzi
Pino Salerno
Barbara Scaramucci
Stefano Tallia
Paola Venanzi
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