BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Donna incinta multata. Che fine ha fatto il buonsenso?

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Che fine ha fatto il buonsenso? Ce lo siamo chiesti in tanti di fronte ad una notizia così disumana, che neppure nella peggiore sceneggiatura di un B-movie sarebbe stata credibile. In piena estate a Napoli – così come riportato dal quotidiano Repubblica –  una donna di 28 anni, colta dalle doglie, è salita al volo sul primo bus diretto all’ospedale Cardarelli, dove poi avrebbe partorito la sua bambina.  La signora, nonostante il momento critico del travaglio, è stata multata dal controllore ed invitata a scendere, perché sprovvista di biglietto. Fa davvero rabbrividire pensare che con un pancione si debba mostrare un documento, aspettare che venga compilato il verbale, sentirsi umiliati dagli altri viaggiatori, mentre il dolore, l’ansia e la paura fanno quasi perdere i sensi.

Nonostante questo, il ricorso di Federica (questo il nome della giovane madre) è stato respinto dall’Anm, l’azienda napoletana di mobilità: “All’atto del controllo – la motivazione alla base del rigetto – la signora si trovava a bordo di un nostro mezzo sprovvista di valido titolo di viaggio.  E le circostanze non possono essere motivo di annullamento del verbale”.  Le “circostante”? Stiamo parlando di una futura madre, che stava attraversando un momento di grandissima fragilità; una giovane donna, che andava aiutata, chiamando il 118 e scortata fino all’ospedale più vicino e certo non cacciata come una delinquente!

Sono salita senza biglietto – ha raccontato Federica a Repubblica – e quando ho cercato di spiegare cosa stava succedendo, il controllare invece di accompagnarmi al pronto soccorso mi ha fatto una multa e mi ha invitato a scendere”.

Intanto dall’azienda arriva un tradivo ravvedimento. “In merito al caso della signora Federica”, colta da doglie e multata per aver preso a Napoli il bus diretta in ospedale e sprovvista di biglietto, l’Anm (Azienda napoletana mobilità) “intende porgere pubblicamente le proprie scuse. “I controllori dell’Anm – spiega Nicola Pascale, amministratore Unico di Anm – elevano quasi 3000 verbali di contravvenzione al mese, svolgendo un’attività complicata, che l’azienda sta intensificando, per migliorare il servizio ai cittadini. Gli errori possono capitare e in questo caso si è verificato un evidente eccesso di zelo nei confronti della signora, che andava invece aiutata e confortata. Sarà mia personale cura riprendere e riesaminare la pratica del suo ricorso che è stata trattata in modo troppo burocratico. Intanto alla signora e alla sua famiglia esprimo le nostre più vive scuse e le felicitazioni per la nascita del piccolo”. Per fortuna la prima bambina al mondo multata già nella pancia, è nata e sta benissimo. Alla fine la vita vince sempre! Nonostante la burocrazia…


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