La rabbia per quei morti si tradusse allora in uno sciopero generale dei braccianti e nella marcia dei berretti rossi verso il palazzo del governo di Foggia per rivendicare giustizia e diritti. Molte parole sono state spese da allora, ben poche si sono tradotte in fatti concreti. La politica a tutti i livelli alterna pietismo e indifferenza, quando non sceglie di praticare la linea dura delle ruspe per smantellare i ricoveri dei braccianti, costretti nelle baracche proprio dall’inconsistenza delle risposte politiche. Sullo sfondo, la Grande Distribuzione Organizzata continua a fatturare miliardi sulla pelle dei lavoratori e dei contadini.
Domenica alle ore 10 , sulla provinciale 105 che da Foggia conduce ad Ascoli Satriano, i berretti rossi marceranno dal 19° al 21° chilometro, punto esatto dell’incidente di un anno fa, nel territorio del comune di Ordona. Lì commemoreranno i compagni di lavoro caduti e torneranno a reclamare dignità, diritti e giustizia, contro qualsiasi forma di caporalato.
Coordinamento Lavoratori agricoli USB. Federazione USB Foggia