In riferimento a quanto attribuito nelle ultime ore da parte di alcune agenzie di stampa a imprecisate fonti del Viminale, il Garante nazionale delle persone private della libertà dichiara quanto segue: “Non crediamo che siano riferibili al Viminale alcune espressioni poco istituzionali e tantomeno dignitose relative agli emolumenti del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà, peraltro definiti da una legge dello Stato. Spiace, tuttavia, data la proficua collaborazione esistente con gli Uffici del Ministero dell’Interno, che pur essendo state lanciate come riferite a “fonti del Viminale” tali dichiarazioni non siano state smentite. Nel merito del tema – cioè la richiesta di chiarimenti che il Garante ha fatto sulla situazione di fatto che si è determinata sulla “Open Arms” e le 134 persone a bordo – il Garante ribadisce che è suo dovere, e sulla base del mandato nazionale e internazionale che configura la sua azione quale autorità indipendente, avere il quadro chiaro di una situazione che ha effetti sui diritti delle persone anche al fine di tutelare l’Italia rispetto a possibili censure internazionali.”