Il primo discorso pubblico di Alessandra Trotta come nuova moderatora della Tavola valdese spazia sui grandi temi sociali e teologici: impegno sociale, ecumenismo, tutela dei diritti umani, democrazia e giustizia.
Tre le parole chiave del suo discorso: “noi”, “ribaltamento” e “unità”. “Un ‘noi’ universale, non contrapposto a un ‘voi’ che individua i nemici da cui difendersi, non settario, elitario né escludente” afferma Trotta, che indica la fede come via per superare la contrapposizione fra diritti individuali e sociali, fra benessere personale e bene comune. La parola “ribaltamento”, centro dell’etica cristiana, è il capovolgimento dello status, come dice il motto scelto dalla Commissione sinodale per la diaconia (CSD) per la sua campagna di sensibilizzazione: “Prima gli ultimi”. Terza parola, “unità”, intesa come compattezza, fondata non sull’autorità di un solo membro, ma sulla partecipazione egualitaria senza gerarchie. “La Chiesa è chiamata a vincere la spinta alla frammentazione, alla divisione, all’esclusione – sostiene la moderatrice -. Serve una collaborazione fondata sulla fiducia reciproca, per camminare insieme, invece che ciascuno per sé”. L’unità di cui si parla non è uniformità, ma pluralità e riconoscimento gli uni degli altri.
Il discorso di Alessandra Trotta si è concluso con un impegno all’umiltà e alla fiducia: “umiltà che apre a un ascolto attento, sincero, dentro e fuori le chiese, un ascolto di tutti, a cominciare da quelli che non ci sono o non ci sono come vorremmo; a quelli rabbiosi, ai delusi, agli impauriti, agli apatici, un ascolto interessato a capire i linguaggi, i bisogni e farsene interrogare, accettando il rischio di un dialogo vero”.
E fiducia intesa come “fiducia in Dio, fondamento della nostra speranza; ma anche fra di noi” dichiara Trotta. “Questa fiducia si costruisce con un’informazione completa e trasparente, una comunicazione fluida, in dialogo costruttivo ancorché critico; con una collaborazione leale, con un pregiudizio positivo sull’impegno dell’altro, sulla sua sincera ricerca di fare ciò che è meglio, e di farlo a partire dal confronto autentico con la parola di Dio”.
Leggi il discorso integrale sul sito chiesavaldese.org
Il Sinodo delle chiese metodiste e valdesi ha eletto, come ogni anno, i propri organi amministrativi. Oltre alla nuova moderatora Alessandra Trotta, sono stati eletti come membri della Tavola valdese:
Erika Tomassone (vicemoderatora), Laura Turchi, Italo Pons, Greetje van der Veer, Dorothea Müller, Ignazio Di Lecce.
ll Sinodo ha riconfermato la pastora Mirella Manocchio quale Presidente dell’Opera delle chiese evangeliche metodiste d’Italia (OPCEMI) e il professor Fulvio Ferrario quale Decano della Facoltà valdese di teologia.
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