«Per questa ragione la Federazione nazionale della Stampa italiana continuerà a contrastare con ogni mezzo il disegno di chi vuole colpire l’informazione, il dibattito pubblico, il pensiero critico e, quindi, la democrazia», aggiungono Lorusso e Giulietti.
«La libertà di informazione deve essere difesa. Sono innanzitutto i cittadini a dover essere protagonisti. È grazie a essa che possono formarsi un’opinione consapevole e liberamente critica. I giornalisti, per la professionalità e deontologia che caratterizza la loro funzione, devono agire con indipendenza e rigore nell’alimentare credibilità e fiducia nell’assolvimento del loro ruolo di servire i governati, e non i governanti», ha detto il presidente Mattarella, aggiungendo che «gli editori che hanno l’impegnativo compito di far quadrare i conti e sanno di scommettere su un settore vitale della democrazia, hanno titolo a ricevere concreta attenzione da parte delle istituzioni».
Il Capo dello Stato si è anche soffermato sul ruolo del big del web. «L’egemonia di molti colossi del digitale – ha osservato – assume una pervasività finora sconosciuta. La dimensione digitale deve rispettare i principi e le regole frutto delle conquiste democratiche, quelli espressi nelle Carte costituzionali delle democrazie». La rivoluzione digitale, ha spiegato, «interpella tuttavia in maniera intensa temi» come quelli della «libertà, della dignità delle persone».
Al termine della cerimonia, il presidente dell’Associazione stampa parlamentare Marco Di Fonzo ha consegnato al presidente Mattarella il Ventaglio realizzato da Gianna Parisse, vincitrice del concorso promosso dall’associazione che riunisce i cronisti parlamentari, d’accordo con l’Accademia di Belle arti di Roma.
PER APPROFONDIRE
A questo link il discorso integrale pronunciato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.