“La sua denuncia rispetto ai profili di incostituzionalità delle norme sul canone introdotte dal governo Renzi, e poi confermate dal governo M5S-Lega, è in piena sintonia con quanto diciamo ormai da anni: 340 milioni di euro pagati dai cittadini per finanziare la Rai Servizio Pubblico vengono distratti ad altri fini.Questo è inaccettabile”. Lo scrive l’Usigrai in una nota.
“Come dimostra il parere legale dell’avvocato Luigi Principato consegnato oggi al CdA della Rai da Laganà. E ora il Consiglio di Amministrazione ha il dovere di agire a tutela del patrimonio aziendale.
Esattamente come chiedemmo 5 anni fa dopo il taglio dei 150 milioni, in merito al quale ci auguriamo che a breve possa arrivare il pronunciamento sui 3 ricorsi presentati dalla Rai, a seguito della diffida Usigrai, e pendenti davanti al Consiglio di Stato da oltre 1 anno.
Ancor di più è necessario fare chiarezza oggi che il vice presidente del Consiglio, e ministro dello Sviluppo economico, Luigi di Maio torna a minacciare l’abolizione del canone, che avrebbe come conseguenza la distruzione della Rai Servizio Pubblico”.