“Un piccolo passo per l’uomo, un grande balzo per l’umanità”. Un omaggio per i 50 dello sbarco dell’uomo sulla Luna. Napoli, 20 luglio

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NAPOLI. Conto alla rovescia per il museo della plastica di Napoli. Così come segnalato sul sito della Fondazione da trenta giorni, mancano poche ore all’omaggio che il Plart farà per i 50 anni dello sbarco dell’uomo sulla Luna. Sabato 20 luglio, in anteprima web, sul sito  www.fondazioneplart.itsarà possibile vedere il video arte “Pianeta Plart”, già presentato con successo al Festival Archivissima di Torino. Una delle collezioni di plastiche storiche più importanti – quella del “Museo Plart” di Napoli – sarà raccontata attraverso l’allunaggio. Protagonista del filmato, per la regia di Désirée Klain ed il montaggio di Rossella Grasso, è la presidente Maria Pia Incutti. Imprenditrice, collezionista della plastica d’autore e molto di più…  Tra Marte, pianeta rappresentato dall’industria di famiglia a San Giovanni a Teduccio, (dove è conservato parte dell’archivio del Museo, composto da oltre 2000 pezzi, raccolti in trenta anni) e il Plart, (nel cuore della città, che nel filmato diventa la Luna, dove gli oggetti si presentano in una selezione curiosa e raffinata di opere d’arte e design), si racconta la storia di un’instancabile amante dell’Arte che si definisce “una donna de futuro”. Si ricorda, quindi, attraverso l’arte: “Un evento – così come scrive nell’introduzione al film, Sandro Conticelli, Presidente della Società Geologica Italiana – che segnava l’inizio di una nuova epoca attraverso il raggiungimento di un sogno cullato nella mente dell’Uomo sin dall’antichità”.

Una stagione ricca di mostre e manifestazioni, quella del Plart.  Venerdì 19 luglio lo spazio di via Martucci ha chiuso con successo la mostra “Creatività e innovazione: gli smalti dello Studio Del Campo 1957 – 1997” ospitata dalla Fondazione Plart. Un link della città partenopea con quella Iulia Augusta Taurinorum, dove tra pochi mesi si inaugurerà un’altra sede del Plart,  la Fondazione nel 2017 ha acquisito uno spazio industriale dismesso nell’area di via Cigna (proprio accanto al Museo Ettore Fico e al polo gastronomico di Edit), una ex fabbrica di tappeti, risalente ai primi anni del ‘900, con l’obiettivo di aprire nel 2019 il nuovo Centro di Arte Innovazione e Ricerca, dove tutto sarà espresso con un linguaggio estremamente innovativo.


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