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Russia, accuse di avvelenamento per il malore del dissidente Navalny

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L’accusa è grave ma non sorprende nessuno: Alexsei Navalny:, 43enne oppositore russo,  è stato vittima di un avvelenamento. Ad affermarlo l’avvocato del politico attivista, considerato l’antagonista per eccellenza del presidente Vladimir Putin, dopo le sue dimissioni dall’ospedale in cui era stato ricoverato a Mosca per un malore dovuta, secondo i responsabili del penitenziario dove era recluso, a una ‘misteriosa’ allergia.

Faccia gonfia, occhi arrossati, Navalny è stato riportato in carcere dove deve scontare 30 giorni per la protesta di piazza di sabato scorso. Per i suoi medici di fiducia è stato avvelenato con una sostanza tossica…

Secondo la versione ufficiale, il detenuto  – condannato per aver lanciato appelli a partecipare a manifestazioni non autorizzate  – avrebbe avuto una “reazione allergica acuta”.  Ma fin da subito i suoi collaboratori hanno denunciato che non aveva mai sofferto di alcuna allergia e che la vicenda sembrava poco chiara.

Incontrando i giornalisti che attendevano all’esterno dell’ospedale l’avvocato Olga Mikhailova ha parlato di una “sostanza sconosciuta” somministrata al suo assistito, probabilmente un “agente tossico”. Il medico personale di Navalny, Anastasia Vasilyeva, ha spiegato come il dissidente abbia riscontrato un’eruzione cutanea nella parte superiore del corpo, lesioni alla pelle e lacrimazione eccessiva agli occhi. I legali hanno chiesto campioni delle lenzuola del letto in cui aveva dormito in carcere, come anche della pelle e dei capelli del loro assistito per sottoporli ad analisi.

In assenza di collaborazione da parte delle autorità sanitarie e penitenziarie, ha fatto sapere la dottoressa, la maglietta e i capelli di Navalny verranno inviati a un Paese europeo per esami indipendenti.

La Vasilyeva si era opposta alle dimissioni del paziente, in un consulto coi colleghi dell’ospedale 64, spiegando che “tornare nel luogo dove, probabilmente, esiste quello stesso agente chimico sconosciuto” che ne ha provocato il malessere fosse molto rischioso, perché “un’altra intossicazione potrebbe condurre veramente ad uno stato grave”.

Un fatto inquietante è grave quello denunciato dall’entourage di Navalny che si consuma sinistramente mente iniziano i processi contro i dimostranti arrestati lo scorso weekend durante una manifestazione, che la polizia afferma non fosse stata autorizzata. Tra questi un importante esponente dell’opposizione Ilya Yashin, uno degli oltre 50 candidati indipendenti ai quali non è stato permesso di partecipare alle elezioni municipali che si svolgeranno il prossimo settembre.  Una bocciatura contro la quale appunto sono scese in piazza migliaia di persone.

“La ragione di questa persecuzione sono le mie continue critiche al presidente Putin, al sindaco Sobyanin ed al Partito Russia Unita, io sono una persona a cui le autorità vogliono chiudere la bocca”, ha dichiarato Yashin che è stato condannato a dieci giorni di reclusione da un tribunale di Mosca per aver incitato a partecipare alle proteste che sono state represse dalla polizia con circa 1.400 arresti.


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