“Siamo un gruppo di amici, abbiamo formato una squadra e anche stavolta vorremmo dare il nostro contributo alla convivenza civile, contro le discriminazioni”: ecco una storia tipo di una delle 60 squadre che parteciperanno ai Mondiali Antirazzisti di Riace, dal 5 al 7 luglio. Storie normali, di valori quotidiani e convivenza, di sport e integrazione. Storie come quelle dei ragazzi bolognesi di Villa Aldini, gli studenti liceali di Matera del progetto “Open Playful Space”, il gruppo degli escursionisti della asd Calabriando. Attraverso lo sport e la loro partecipazione alle precedenti edizioni dei Mondiali Antirazzisti, queste squadre si sono iscritte anche all’edizione di quest’anno. Che sarà davvero speciale, visto che, dopo vent’anni, la più nota manifestazione di sport e integrazione sbarcherà per la prima volta in Calabria, a Riace, città nota in tutto il mondo per aver saputo promuovere esperienze di accoglienza, integrazione e di rilancio del territorio.
I Mondiali Antirazzisti Uisp sono un cantiere aperto, o meglio una carovana itinerante per l’Italia con un carico importante: si chiama ‘valore sociale dello sport’ e si legge in tutte le lingue del mondo. Una serie di iniziative raccolte nell’Almanacco Antirazzista Uisp, che ha preso il via da aprile e ha fatto tappa in molte città, da Milano (con Mediterraneo Antirazzista) a Matera che ha saputo collegare cultura, sport e integrazione.
Chi partecipa? Squadre di amici, associazioni di migranti, cooperative sociali, tifoserie. Stanno arrivando adesioni anche dall’Europa, in particolare dalla Germania, dall’Inghilterra, dalla Francia e dall’Austria”. Sbirciamo tra i tabulati delle iscrizioni ed è proprio la squadra “Rudengasse” di Vienna che attira la nostra attenzione. Il loro motto è un programma:“La differenza ci unisce”.
Da Bologna è prevista la partenza di quattro autobus, con squadre di Piazza Grande, l’Arca di Noè e tante altre esperienze sociali. Da Torino ci sarà la squadra “Yepp” con i ragazzi che vivono e lavorano nel quartiere multietnico di Porta Palazzo e da Milano i ragazzi dello Spazio di Mutuo Soccorso. La Campania sarà presente con Afronapoli United e gli Scampia Antirazzista da Napoli e con Lions Ska da Caserta .
Inoltre, parteciperanno squadre formate negli Sprar (Sistema di protezione per rifugiati e richiedenti asilo organizzati dagli enti locali) provenienti da Palagiano (Taranto), Bologna (con la cooperativa Piazza Grande), San Sostene, Squillace e Gasperina in Calabria, Palagiano (Brindisi). Inequivocabili i riferimenti all’identità antirazzista di alcune squadre, come la cooperativa Nelson Mandela della Locride, “Meticcia” di Villa San Giovanni e Mediterraneo Antirazzista di Palermo.
Che cosa sono i Mondiali Antirazzisti di calcio? Per tre giorni verrà organizzato a Riace un torneo di calcio con partite non stop: il fischio d’inizio verrà dato alle ore 15 di venerdì 5 luglio. Alle 21 di venerdì 5 luglio si terrà, presso l’anfiteatro di Riace, un incontro con tutte le squadre, con musica e interventi. Le fasi finali si terranno domenica mattina 7 luglio con termine dei tornei e premiazioni alle 13. Ma non ci sarà solo il calcio: sono infatti già 15 le squadre iscritte al torneo di pallavolo e una decina per basket e beach volley.
Che cosa significa portare i Mondiali Antirazzisti in Calabria? Un appuntamento importante per tutto il movimento dello sport sociale e per tutti della Calabria. Attraverso lo sport il territorio saprà esprimere i valori sociali di accoglienza che lo caratterizzano da sempre.
“La manifestazione rappresenta un’occasione di incontro tra territorio, sport e migranti in nome dei valori universali di accoglienza e inclusione – ha detto Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp – sport sociale significa valorizzare il territorio e creare opportunità di nuove relazioni e di sviluppo. L’Uisp nasce insieme alla Costituzione, abbiamo sempre avuto una posizione molto chiara all’interno del sistema sportivo, accompagniamo la pratica sportiva ad un’idea di mondo, di comunità: per noi lo sport è un diritto di tutte le persone per creare socialità e superare le discriminazioni”.
Informazioni: www.modialiantirazzisti.org e www.uisp.it