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#GiustoContratto: una conquista per i diritti dei lavoratori e per l’Articolo 21

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L’accordo appena firmato da UsigRai e Fnsi con i vertici Rai e presentato in conferenza stampa nella sede Fnsi a Roma con grande partecipazione di lavoratrici e lavoratori, oltre che dei cronisti accorsi per scriverne, è un grande risultato, ricercato da vent’anni e che molti davano per impossibile. Un risultato, il percorso avviato per riconoscere a 250 tra giornaliste e giornalisti il lavoro che svolgono quotidianamente da anni nelle reti (e persino qualcuno nelle testate), che va anche incontro al dettato del contratto di Servizio pubblico, che richiede all’Azienda di valorizzare le risorse interne (i dipendenti, ma anche i tanti a contratto, consulenti, partite Iva, che alla Rai danno tutta la loro professionalità e la passione per il proprio lavoro!).
E’ un grande risultato per il Sindacato e per le istituzioni di categoria, che hanno dimostrato, lavorando unite, grande capacità di trattare, senza demordere, e riuscendo a incassare le condizioni migliori possibili. In più, è un accordo che nelle clausole prevede la possibilità di riaprire la trattativa, per determinate situazioni o nel momento in cui dovesse porsi la questione di numeri più importanti da riconsiderare.
Ed è un risultato doppio: in un’epoca che vede quotidiane riduzioni di personale, cassa integrazione crescente, testate che chiudono, non solo 250 colleghi vedranno finalmente riconosciuto il lavoro che già fanno, ma si aprirà una nuova selezione per l’assunzione di 90 giornaliste e giornalisti dedicati all’informazione dai territori ma anche all’uso dei mezzi e dei linguaggi crossmediali che la Rai si avvia a inserire finalmente nella propria organizzazione.
Non si tratta “solo” di una conquista sindacale: con questo accordo si sancisce insieme la dignità del lavoro, a cui la nostra Costituzione dedica l’articolo 1 e l’articolo 35; ed è ulteriore garanzia dello stesso articolo 21: riconoscere ai giornalisti il #giustocontratto significa insieme garantire il diritto di tutti noi cittadini a ricevere un’informazione completa e di qualità, tanto più se questo avviene nella Rai: il Servizio Pubblico dev’essere l’apripista dell’informazione libera da condizionamenti, corretta, rispettosa della dignità delle persone, siano vittime, imputati, italiani o stranieri.
Ci aspettiamo, quindi, che da questo accordo trovi nuovo vigore l’attenzione per i principi della deontologia (che è sostanza e forma insieme), di cui la Carta di Roma è parte essenziale, e venga data sostanza alla Carta di Assisi, che sarà inserita nei percorsi formativi della categoria: sarebbe un ulteriore passo avanti se questi percorsi entrassero ufficialmente in Rai, da Roma fino a tutte le sedi regionali. L’amministratore delegato Salini, che ha sottoscritto l’accordo per il #giustoContratto, trovi ora il tempo per sottoscrivere la Carta di Assisi e portarne una copia ufficialmente al settimo piano di viale Mazzini.

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