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“A Vittoria la mafia è tornata a colpire e non risparmia neppure i bambini, ultima vittima il piccolo Alessio. Si sentono forti ed impuniti e arrivano sino al punto di insultare e aggredire via social il giornalista Paolo Borrometti, presidente di articolo 21, consigliere nazionale della federazione della stampa, perché continua ad ‘Illuminare’ quel territorio e a reclamare una decisa e risolutiva azione dello Stato. Parenti e amici del boss Titta Ventura, in carcere, non trovano di meglio che minacciare ed avvertire ‘l’infame’ Paolo Borrometti”. Lo scrivono Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi. “Mandanti ed esecutori vanno messi da subito in condizione di non nuocere e di non inquinare la civile convivenza a Vittoria- aggiungono Lorusso e Giulietti -. Spetta,infine, ai media il compito di Illuminare a giorno i covi da dove sono partite le minacce e riprendere le inchieste di chi, a cominciare da Borrometti, non intende piegare la testa di fronte ai mafiosi e alle loro minacce”.