Calabria, la giornalista Francesca Lagatta aggredita all’ospedale di Cetraro

Francesca Lagatta, giornalista dell’emittente televisiva calabrese LaC, è stata aggredita verbalmente all’ospedale di Cetraro dal marito di una degli indagati per la morte di una donna di 35 anni che ha perso la vita il 17 luglio scorso subito dopo il parto. Lo rende noto il giornale online Giornalistitalia.it. Lagatta si trovava nel nosocomio per documentare la visita ispettiva disposta all’indomani del decesso della donna. «Mentre la collega era intenta a registrare il servizio per il nostro telegiornale – riferisce a Giornalistitalia.it la direttrice dell’emittente, Cristina Iannuzzi, consigliera regionale del Sindacato Giornalisti della Calabria – il marito di un’indagata si è scagliato contro di lei inveendo e strappandole di mano il telefono. Alla scena hanno assistito i numerosi presenti, tra cui i componenti della Commissione regionale incaricata di far luce sul caso, che hanno evitato il peggio».

La giornalista è stata accompagnata in stato di shock all’ospedale di Paola, dove, rivela Francesca Lagatta a Giornalistitalia.it, avrebbe ricevuto le scuse dell’uomo che l’ha aggredita. «Un gesto che non passerà sotto silenzio. Innanzitutto perché quanto accaduto è stato immediatamente denunciato alle forze dell’ordine, ma anche e soprattutto perché il nostro network continuerà a fare il proprio lavoro senza arretrare di un passo, anzi, ancora più motivato dalla squallida violenza di chi vorrebbe impedire ai calabresi di sapere come stanno le cose», tengono a precisare la redazione e la direzione de LaC.

E il direttore di Lacnews24.it, Pasquale Motta, aggiunge: «Questa direzione e tutta la redazione, nell’esprimere solidarietà e vicinanza alla nostra cronista, intendono altresì confermare tutto l’impegno nel continuare a informare l’opinione pubblica soprattutto su vicende così delicate come il funzionamento del nostro sistema sanitario».

Solidarietà a Francesca Lagatta anche dal segretario generale aggiunto della Federazione nazionale della Stampa italiana e segretario del Sindacato Giornalisti della Calabria, Carlo Parisi, che «sconcertato per quanto accaduto all’ospedale di Cetraro», si dice «vicino alla collega, vittima di un’aggressione ingiustificabile mentre cercava semplicemente di fare il proprio lavoro, per giunta all’interno di un ospedale e a margine di un episodio tragico su cui le forze competenti stanno indagando per presunta mala sanità».

«Appare persino superfluo – sottolinea Parisi – ribadire l’importanza del lavoro giornalistico nel dar conto di quanto accade nella sanità di una regione, la Calabria, che troppo spesso patisce carenze e misfatti, costringendo, a tutt’oggi, centinaia di persone bisognose di cure ad intraprendere ‘viaggi della speranza’ in altre regioni d’Italia».