Il 3 luglio ci siamo ritrovati davanti al Parlamento, digiunando in ‘solidarietà con i migranti’ contro le leggi razziste di questo Parlamento (Decreto Sicurezza) e contro le politiche migratorie del governo giallo-verde, pagate con tanti morti sia nel Mediterraneo che in Libia. Abbiamo scelto contro tali politiche il digiuno, praticato sia da credenti come da laici, anche come efficace strumento di protesta sociale. E’ da un anno esatto che, ogni primo mercoledì del mese, ci siamo ritrovati qui, davanti al Parlamento, anche per dare visibilità politica a quanti nelle proprie case o nei monasteri digiunano con noi. E’ stato un anno duro questo, per chi si impegna per l’accoglienza dei ‘naufraghi della storia’. Quest’anno infatti il Parlamento ha approvato il Decreto Sicurezza, per noi non-costituzionale e disumano, che sta ora rendendo la vita sempre più dura per i migranti in Italia. Ora c’è il rischio che il Parlamento trasformi in legge il Decreto Sicurezza bis , il cui scopo principale è rimuovere dal Mediterraneo le navi salva vite delle ONG.
Noi ci appelliamo ai parlamentari, soprattutto ai Cinque Stelle, perché quando il decreto sarà presentato in Aula il 15 luglio,lo boccino dato che va contro i principi fondamentali della nostra Costituzione. Quest’anno abbiamo visto le drammatiche conseguenze di tali leggi e politiche con morti in mare, ma soprattutto con centinaia di migliaia di migranti nei lager libici:torturati, stuprati..(giorni fa una ventina di migranti sono morti di fame in uno di quei lager!) Senza mai dimenticare che il Mediterraneo è ormai il cimitero per oltre centomila migranti! I nostri nipoti diranno di noi quello che noi oggi diciamo dei nazisti.Inoltre quest’anno abbiamo dovuto assistere alla guerra del governo giallo-verde contro chi vuol accogliere e salvare vite : il sindaco di Riace , Domenico Lucano e la capitana della Sea Watch3, Carola Rackete.
Contro Lucano perché aveva dimostrato che un paesino calabrese come Riace , semiabbandonato , è rinato grazie al coinvolgimento di migranti e calabresi. Ambedue ci hanno guadagnato facendo rifiorire il paese. Era un modello da imitare. Salvini ha definito Lucano uno “zero” e gli ha fatto terreno bruciato attorno. E così il processo politico contro Lucano, tuttora in corso, ha distrutto Riace e tiene il sindaco in esilio. Con altrettanta rabbia il Ministro dell’Interno si è messo contro la Sea- Watch 3 e la sua capitana Carola per dimostrare che i “porti sono chiusi “ e non ci possono più essere navi salva-vite nel Mediterraneo. C’è voluta una donna dai grandi ideali e dai nervi saldi per sconfiggere Salvini. Arrestata al suo arrivo, è stata subito liberata dal giudice di Agrigento, Alessandra Vella, perché ‘salvare migranti in mare non è reato, ma è un preciso dovere’. Alla stessa conclusione era arrivato il giudice Piero Grillo, della Procura di Trapani. Infatti il 23 maggio scorso, Piero Grillo rimandava liberi i due migranti accusati di ‘ammutinamento’ della nave Diciotti (che stava riportando in Libia i migranti!),perché la loro è stata legittima difesa destinata a tutelare il primo e fondamentale dei diritti umani, quello alla Vita.
Ecco perché dobbiamo sostenere questi due grandi resistenti:Domenico Lucano e Carola Rackete, ma anche giudici come Piero Grillo e Alessandra Vella . Chiediamo che quest’anno il Premio Nobel per la Pace venga dato a Domenico Lucano( oltre centomila firme raccolte a tal scopo) e Carola, coraggiosi ‘disobbedienti’ alle leggi dello Stato, per obbedire a una Legge superiore, quella della Vita , così ben sancita dalla nostra Costituzione.
Aveva ragione don Milani a gridare che “L’obbedienza non è più una virtù, ma la più subdola delle tentazioni.” Finchè ci sono persone come Domenico, Carola e giudici come Alessandra Vella e Piero Grillo, c’e ancora speranza per la vecchia Europa!
Resistiamo!
Alex Zanotelli a nome di
Digiuno di Giustizia in solidarietà con i migranti