”Rispetto la decisione della Rai che insieme a me ha creduto nel progetto, spero che si tratti di una sospensione temporanea, sarebbe un paradosso produrre e non mandare in onda”. Così all’Adnkronos Beppe Fiorello sulla decisione della Rai, annunciata ieri durante la presentazione dei palinsesti autunnali dall’ Ad Fabrizio Salini, di sospendere la messa in onda della fiction su Riace “Tutto il mondo è paese” che lo vede protagonista. ”Voglio convincermi -ribadisce l’attore- che questa sia soltanto una sospensione, non un blocco, non c’è ancora una collocazione in palinsesto ma questo non vuol dire che sulla fiction sia stata messa sopra una pietra tombale. Sono convinto inoltre che il film tornerà ad essere presto un fiore all’occhiello del servizio pubblico”. ”Non si deve temere il racconto popolare -sottolinea Beppe Fiorello- non si può tacere di fronte a un fatto realmente accaduto, esiste e va raccontata come sono state raccontate migliaia di altre storie scomode e meno scomode”. Ed in un’altra intervista, questa volta a Radio Capital, l’attore siciliano dice che comunque Salini è stato onesto e leale. “Sarebbe stato spiacevole se l’amministratore delegato avesse ignorato il progetto, invece no, è stato onesto e leale, un vero manager. Ci sono dei procedimenti in corso a carico dell’ex sindaco di Riace, c’è tutta una questione legale che va chiarita, mi auguro che si arrivi alla fine quanto prima, per poter dare visibilità poi al film”. “Sarò sempre al fianco di Mimmo Lucano – ha concluso Beppe Fiorello – so quello che ha fatto, quello che fa e perché lo fa. E soprattutto in che condizioni vive l’uomo Mimmo Lucano. Poi in questa storia c’è un altro equivoco: lui non ha aiutato solo i migranti, ma anche tanti calabresi. Forse farlo sapere fa meno scalpore”.