L’applauso dell’assemblea plenaria del Congresso della Federazione Internazionale dei giornalisti (Ifj), celebrato a Tunisi, saluta l’approvazione dell’emendamento per la sopravvivenza di Radio Radicale e ribadisce il sostegno alla battaglia della Fnsi contro i tagli e i bavagli.
A presentare la mozione è il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, che ‘riscalda’ la platea ricordando le battaglie della Federazione della Stampa contro il tentativo di colpire l’informazione e indebolire la democrazia italiana.
«La battaglia del sindacato dei giornalisti italiani è la battaglia di tutta la Federazione internazionale che, in Italia come in tanti altri Paesi nel mondo, è chiamata a difendere il diritto dei cittadini ad essere informati – è il ragionamento di Lorusso –. Non esiste democrazia senza buona informazione, e difendere l’informazione oggi significa difendere la democrazia dalla dittatura degli algoritmi e dai nuovi fascismi».
Il Congresso ha eletto il nuovo presidente chiamato a raccogliere l’eredità di Philippe Leruth. Si tratta di Younes M’Jahed, già prigioniero politico nel suo Paese, il Marocco, e attualmente vicepresidente senior della Ifj. Rinnovati anche gli altri organismi dirigenti della Federazione internazionale. Raffaele Lorusso è stato riconfermato nel Comitato esecutivo del sindacato mondiale dei giornalisti, risultando il terzo degli eletti, il più votato degli europei.
Eletti anche la peruviana Zuliana Lainez come vicepresidente senior, l’indiana Sabina Inderjit e il russo Timur Shafir come vicepresidenti e il britannico Jim Boumelha come tesoriere onorario.
Il Congresso ha approvato con voto unanime anche le quattro mozioni presentate dalla delegazione della Federazione nazionale della Stampa italiana. La prima, per chiedere ‘verità e giustizia’ e l’istituzione di una commissione indipendente d’indagine sull’uccisione della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia, illustrata dalla segretaria generale aggiunta Anna Del Freo. La seconda mozione riguarda il caso del giornalista pachistano Syed Saleem Shahzad, collaboratore dell’AdnKronos ucciso a Islamabad nel 2011, illustrata dal segretario generale aggiunto Mattia Motta.
Il segretario generale Raffaele Lorusso ha illustrato la mozione con cui si impegna l’Ifj ad attivarsi presso le istituzioni internazionali, Nazioni Unite, Unesco, Unione europea, per promuovere l’approvazione di atti per proteggere il pluralismo dell’informazione dai tagli e dai bavagli sempre più diffusi in molte parti d’Europa e del mondo. Infine, la mozione illustrata da Mattia Motta per la protezione del diritto d’autore e del lavoro giornalistico dall’assalto dei giganti della rete, attraverso l’adozione di atti normativi, a cominciare dalla direttiva europea che deve essere recepita nei singoli Stati.
PER APPROFONDIRE
Sul sito web della Ifj sono disponibili i testi delle mozioni approvate a Tunisi e la composizione del nuovo Comitato esecutivo.