Sacro abusivo. Da Barcellona una sanatoria ultrasecolare

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Ricordo Barcellona anni ’60. Complice il pessimo italiano della guida, alcuni  turisti restarono convinti che i pochi elementi  della “Sagrada Famiglia”, allora esistenti, fossero macerie della guerra civile spagnola… Oggi dopo oltre un secolo dall’inizio dei lavori, pare che la  Municipalidad catanala abbia rilasciato la concessione edilizia, presumibilmente in sanatoria. I lavori dovrebbero concludersi entro il centenario dalla scomparsa di Gaudì, ovvero nel 2026. 

Il fatto strano non è che i lavori siano durati tanto, perché anche la Cattedrale di Colonia ha impiegato oltre cinque secoli per completarsi, e pure l’incompiuta Notre Dame de Paris ha una realizzazione plurisecolare (rinascerà “più bella e più grande che pria…). Il problema è che Gaudì cento anni fa tentò di farsi approvare il progetto, già in costruzione, ma non ci riuscì. Nel frattempo centinaia di milioni di visitatori sono entrati nel cantiere abusivo.

I magistrati spagnoli favoriscono l’edilizia ed il PIL spagnolo cresce:  palesemente  sono molto più attenti alle intenzioni indipendentiste dei sudditi dei Borboni  che alle infrazioni alle norme urbanistiche. In Italia invece esisteva un partito separatista, oggi sovranista, e non accadde mai nulla; mentre è prassi bloccare lavori edilizi autorizzati dagli organi competenti, ciò possibilmente dopo il loro completamento. 

Forse essendo Barcellona in Europa anche i magistrati spagnoli interverranno. Ma solo nel 2026, dopo il fine lavori della Sagrada Famiglia. Il povero Gaudì l’ha scampata bella, salvo  una non impossibile….. riesumazione della salma. Chissà. Forse perchè anche in Spagna hanno una organizzazione che il magistrato Cascini ha definito: “Una nuova P2”. Anche se  in Spagna diventerebbe la… Pe dos.

*Libera Associazione Ingegneri


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