“Il furto che abbiamo subito all’ex Canapificio, ad opera di ignoti, richiama ancora una volta l’attenzione sulle condizioni di criticità nelle quali il nostro impegno e lavoro deve realizzarsi in questa città. Non è bastato veder chiudere la nostra struttura dall’oggi al domani, senza luoghi alternativi immediatamente disponibili; non è bastato passare oltre 100 giorni senza soluzioni realizzate, arrangiandosi in sedi di altre associazioni; nemmeno è bastato il blocco dei fondi disposto, in modo illegittimo, dal Ministero degli Interni, che in questo modo attacca la comunità casertana che non si riconosce nell’intolleranza, e che nel progetto SPRAR ha trovato un valore sociale ed anche economico con cui Caserta va migliorando”. Lo scrivono gli animatori del Centro Sociale.
“Lo stato di abbandono in cui versa il Canapificio ha esposto la struttura a questa violenza, a questo furto di materiale che sarebbe potuto essere stato molto più grave se non fossimo intervenuti ieri: abbiamo infatti spostato tutto quello che restava nell’ex Canapificio in luogo sicuro, ma comunque per tutelare la struttura prenderemo le nostre precauzioni. L’associazione sta facendo installare delle telecamere nascoste per monitorare l’intero edificio di giorno e di notte, così come nei prossimi giorni valuteremo se rivolgerci ad un istituto di vigilanza privata.
Ma siamo sempre allo stesso punto: le istituzioni devono velocizzare l’iter per la messa in sicurezza.
Chiediamo alla Regione Campania di fare in modo che, in questi 15 giorni di dissequestro, possa finalmente essere effettuata la perizia da parte del Prof. Verderame, e possa dunque essere disposta la messa in sicurezza dell’edificio.
Alla stessa Regione e al Comune chiediamo di accelerare anche l’iter per assegnare all’associazione spazi temporanei e alternativi. Una strada sembra essere stata già tracciata dall’amministrazione comunale in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, quando l’Ex Asilo di Via Barducci è stata individuata come possibile spazio. In affiancamento ci sono l’Ex Ciapi, l’Ex Onmi e tanti altri luoghi abbandonati in città.
Non possiamo più aspettare, i tempi sono estremamente difficili e l’intera città sta risentendo dell’affanno con cui portiamo avanti le nostre attività.
Perciò a queste istituzioni rivolgiamo l’appello che si lancia quando il tempo è agli sgoccioli, quando anche un piccolo lasso di tempo può essere determinante per risolvere questo problema enorme: FATE PRESTO!”
Ma siamo sempre allo stesso punto: le istituzioni devono velocizzare l’iter per la messa in sicurezza.
Chiediamo alla Regione Campania di fare in modo che, in questi 15 giorni di dissequestro, possa finalmente essere effettuata la perizia da parte del Prof. Verderame, e possa dunque essere disposta la messa in sicurezza dell’edificio.
Alla stessa Regione e al Comune chiediamo di accelerare anche l’iter per assegnare all’associazione spazi temporanei e alternativi. Una strada sembra essere stata già tracciata dall’amministrazione comunale in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, quando l’Ex Asilo di Via Barducci è stata individuata come possibile spazio. In affiancamento ci sono l’Ex Ciapi, l’Ex Onmi e tanti altri luoghi abbandonati in città.
Non possiamo più aspettare, i tempi sono estremamente difficili e l’intera città sta risentendo dell’affanno con cui portiamo avanti le nostre attività.
Perciò a queste istituzioni rivolgiamo l’appello che si lancia quando il tempo è agli sgoccioli, quando anche un piccolo lasso di tempo può essere determinante per risolvere questo problema enorme: FATE PRESTO!”
Per aiutarci a comprare il materiale rubato: Banca Fideuram, Conto intestato a: “Comitato per il centro sociale” IBAN: IT84L0329601601000064298827.
L’importo donato verrà raddoppiato grazie al contributo di Fondazione CON IL SUD.
L’importo donato verrà raddoppiato grazie al contributo di Fondazione CON IL SUD.