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Regeni. Lettera dei genitori: “Ritirare gli ambasciatori dall’Egitto”

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I genitori di Giulio Regeni, ricercatore ucciso nel 2016 in Egitto hanno chiesto che il Paese nordafricano venga dichiarato “non sicuro” e che vengano richiamati i nostri ambasciatori: “Potrebbe essere un segnale forte di pretesa di rispetto dei diritti umani”, hanno sottolineato i genitori di Giulio in una lettera ai deputati delle Commissioni Esteri della Camera e del Bundestag tedesco. La missiva è stata letta oggi dalla presidente della commissione Esteri di Montecitorio Marta Grande (M5S) in apertura dell’incontro con gli omologhi tedeschi al Bundestag. “Siamo Paola e Claudio Regeni, i genitori di Giulio, vittima, il 25 gennaio 2016 di sparizione forzata e, nei giorni successivi, di tortura ed uccisione – si legge nel testo – Nostro figlio si trovava al Cairo per svolgere una ricerca di tipo economico-sociale per l’ Università di Cambridge. La tragedia di Giulio è ormai conosciuta in tutto il mondo e da tre anni e mezzo lottiamo perché sia fatta chiarezza sulla sua cattura e sulla sua uccisione”.


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