Fantozzi non è solo un personaggio dalla comicità dilagante e inarrestabile, è un cult, un riconosciuto fenomeno di costume, rappresenta un’incredibile ma allo stesso tempo verificabile quotidianità di una classe sociale alla disperata difesa di uno status quo ritenuto l’unico possibile da poter conquistare e mantenere. Gli orizzonti fantozziani sono quelli ritenuti “fisiologici”, anche se superati nel tempo dalle possibilità economiche, e non si ama Fantozzi quando una prepotente identificazione con il personaggio risulta insopportabile. Il grigio impiegato è comunque destinato a disegnare delle dinamiche e delle realtà che vanno ben oltre le intenzioni di chi l’ha creato, affiancato e diretto. Questo libro intende decodificare e interpretare le numerose sfaccettature di un personaggio che pur facendo ridere oltre ogni immaginazione non poche volte lascia l’amaro in bocca per le obbligate riflessioni sul nostro piccolo.
Mauro Cosmai (1948), da oltre quarant’anni psicoterapeutaanalista e sessuologo, è inoltre saggista, giornalista pubblicista, criminologo. È stato infine docente universitario e magistrato onorario. Tra i suoi libri: I tabù della modernità (2008),Dizionario dei mali necessari (2010), L’Attesa – i veri significati del tempo (2011), L’Individuo medio – dall’utopia all’aporia (2011), Aforismi – Diario alieno (2012), Morti di fama – cloni umani in cerca d’identità (2013), Stato di dissociazione – una psicopatologia italiana (2013), Silenzio e Rumore – amici e nemici del pensiero (2014), Sessualità & Sessuologia (2015), Nuovo Dizionario dei mali necessari (2015), Critica del pregiudizio (2016), La prostituzione psichica (2016), Psicologia del quotidiano (2017), Homo capiens – dalla qualità alla quantità della vita (2017). Ha vissuto, insegnato e lavorato per circa vent’anni a Roma e attualmente si divide fra Bergamo, Milano e Roma.