«La denuncia del presidente di Articolo 21 Paolo Borrometi non può restare senza risposta. Davvero nessun dirigente della Rai si è accorto della presenza in studio di personaggi che si sono distinti per il loro disprezzo nei confronti di Falcone e Borsellino? O della intervista a chi dedica canzoni allo zio ergastolano, boss al carcere duro per mafia? E davvero la Rai – come denunciato dal segretario Usigrai – aveva anche previsto per lui il pagamento di una notte in albergo? Siamo ormai arrivati alla ‘par condicio’ tra mafia e antimafia, dopo aver già tentato di sdoganare quella tra fascismo e antifascismo». Lo affermano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Fnsi, e Vittorio Di Trapani, segretario dell’Usigrai. «Purtroppo per loro – proseguono – il Contratto di servizio obbliga la Rai al rispetto della Costituzione che è ancora rigorosamente antifascista, antirazzista e antimafia. Siamo certi che il presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra vorrà illuminare l’intera vicenda e che l’amministratore delegato Salini troverà modi e forme per ripristinare, sempre e comunque, il rispetto del Contratto di servizio, anche nei confronti di chi ritiene che la missione della propria rete o testata sia quella di ‘servire’ il governo di turno»
- Falcone e Borsellino. La Rai non ospiti chi li insulta di Paolo Borrometi