Il segretario generale della Fnsi, Raffaele Lorusso, ha incontrato Carlo Bonini, inviato speciale di Repubblica, minacciato, assieme al collega Marco Mensurati, per l’inchiesta giornalistica sulle vicende dell’As Roma. Nell’esprimere loro solidarietà a nome del sindacato dei giornalisti, Lorusso si è detto certo che non saranno minacce e intimidazioni di stampo fascista e lo squadrismo verbale di alcune frange di pseudo tifosi a fermare i cronisti che con le loro inchieste cercano di informare l’opinione pubblica.
«Se l’individuazione dei colpevoli è compito di magistratura e forze dell’ordine – ha spiegato il segretario generale della Fnsi – non si può non prendere atto che le minacce ai cronisti sono sempre più il risultato del clima di odio diffuso quotidianamente da numerose radio locali romane che, con linguaggio e toni inammissibili, sono alla continua ricerca di nemici. In cima alla lista, ci sono quasi sempre i giornalisti. Una situazione non più tollerabile che richiede l’intervento dell’Ordine dei giornalisti. I direttori responsabili delle radio, e in alcuni casi anche alcuni giornalisti, che diffondono un clima di odio violano i doveri professionali. L’auspicio è che l’Ordine dei giornalisti intervenga nei tempi e nei modi che riterrà più appropriati ed efficaci».