“Ha ragione la scrittrice Michela Murgia, siamo di fronte allo squadrismo ‘social’ di Stato.
Le minacce di violenza e gli insulti che si stanno susseguendo nei suoi confronti da giorni sulle pagine Facebook dei sostenitori leghisti di Matteo Salvini sono indecenti, insopportabili e da condannare senza esitazione. Con il silenzio complice e immagino benevolo dei collaboratori social del ministro” Lo afferma Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana.
“Ma non basta condannare, occorre reagire – prosegue l’esponente della sinistra – dopo Saviano, ora Murgia, e immagino domani qualche altra persona che non la pensa come il ministro dell’Interno si troverà davanti al plotone di esecuzione “virtuale”.
È ora che dalle parti del Viminale la smettano davvero a diffondere odio e campagne violente contro gli avversari.”
“Siamo certi che Murgia non si farà intimidire, come ci auguriamo che forze dell’ordine e magistratura individuino al più presto gli squallidi autori delle minacce.
Noi da parte nostra, con un’interrogazione parlamentare al governo, oltre che conoscere l’impegno della polizia postale nello stroncare questa campagna, vogliamo anche sapere – conclude Fratoianni – se ci sono responsabilità dirette o indirette dei collaboratori di Salvini, che dalle stanze del Viminale e profumatamente pagati dai contadini italiani, contribuiscono quotidianamente a creare campagne denigratorie ed infami”
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