Lo stato emergenziale circa la carenza di medici in Italia che, nella migliore delle ipotesi, ci porteremo dietro per molto molto tempo, ha responsabilità ben chiare. Una gestione della formazione e della programmazione del turn over generazionale fallimentare che ha radici nella gestione del sistema medico degli ultimi 20 anni ed è conseguenza dei grandi tagli al sistema sanitario nazionale degli ultimi anni.
Se dovessimo mettere in fila le responsabilità di politica e sistema medico, in modo schematico, le distribuiremmo in questo modo:
-colpa delle politiche di spending review a danno del sistema sanitario pubblico che, in 10 anni, stanno continuando inesorabilmente a destrutturare uno dei sistemi d’eccellenza del nostro Paese
-colpa della scientifica svalutazione del ruolo sociale del medico, e degli operatori sanitari tutti, in atto da anni e tristemente aggravata, sui giovani professionisti, da un insopportabile paternalismo generazionale
-colpa del sistema a doppio imbuto numero chiuso universitario-accesso alla specializzazione medica
Per invertire la china e recuperare una speranza per la buona sanità nel nostro Paese bisogna iniziare su questi nervi scoperti.
Una piccola nota conclusiva sul prezioso ruolo degli specializzandi medici nel sistema sanitario: nonostante le dichiarazioni di qualcuno, gli specializzandi non vivono sulla luna ma lavorano già negli ospedali completando il proprio percorso formativo. Anzi, senza di loro, esposti spesso a prendersi già più responsabilità di quelle previste dal proprio ruolo, l’emergenza medica sarebbe scoppiata molto prima e sarebbe oggi di un altro ordine di grandezza.
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