Riceviamo e pubblichiamo la nota del Cdr e della redazione dell’Agi in merito all’articolo del presidente di Articolo21 Paolo Borrometi su “mafie e silenzio giornalistico”
La redazione dell’Agi rivendica orgogliosamente la libertà professionale di cui gode, e ha sempre goduto, nello svolgere il proprio lavoro giornalistico, e di questo ringrazia l’Azienda e la Direzione. Mai sono state subite pressioni o limitazioni, né tantomeno censure preventive, sull’attività giornalistica che svolgiamo con assoluta onestà intellettuale ed etica professionale. Ed è per questo che le parole e le accuse del collega Borrometi ci indignano, innanzitutto come giornalisti e professionisti, ma anche singolarmente come persone, che ogni giorno si impegnano nello svolgere il proprio lavoro senza subire alcun condizionamento esterno o interno. Tanto più quando si affrontano temi come la lotta alla mafia. Ed è proprio per il rispetto che abbiamo verso i valori e i principi che guidano il nostro mestiere di giornalisti, che sentiamo di dover replicare, respingendole fermamente, a parole inaccettabili per toni e contenuti.