Sono giorni bui per la libertà di stampa in Australia.
Le irruzioni della Polizia federale nella redazione dell’emittente radio-televisiva pubblica ABC e nell’abitazione di Annika Smethurst, giornalista di News Corp, costituiscono veri e propri attacchi alla libertà d’informazione e al diritto dei cittadini australiani di ricevere notizie su questioni di assoluto interesse pubblico.
Appellandosi a una legge del 1914 che vieta la pubblicazione di documenti “classificati”, le autorità australiane hanno preso di mira “The Afghan Files”, un’inchiesta della ABC andata in onda in più puntate nel 2017, su possibili crimini di guerra commessi dalle Forze di difesa australiane contro la popolazione civile afgana, comprese uccisioni di bambini: un tema su cui Amnesty International chiede da tempo al governo di Canberra piena trasparenza e assunzione di responsabilità.
Annika Smethurst è stata presa di mira, invece, per aver rivelato i tentativi del governo di spiare le comunicazioni private dei cittadini australiani.
Una democrazia in salute non può permettere che ciò accada.
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