È raro che da Myanmar arrivino buone notizie ma oggi è così. Dopo enormi pressioni degli organismi per i diritti umani e per la libertà di stampa Wa Lone e Kyaw Soe Oo, i due giornalisti della Reuters che avevano indagato sui crimini contro l’umanità commessi contro la minoranza rohingya, hanno ottenuto l’amnistia e sono stati rilasciati.
Due settimane fa, il 23 aprile, la Corte suprema di Myanmar aveva confermato la condanna a sette anni di carcere per i due giornalisti, da poco insigniti del premio Pulitzer 2019 per il giornalismo investigativo.
Wa Lone e Kyaw Soe Oo erano stati arrestati il 12 dicembre 2017 con l’accusa di aver violato la Legge sui segreti di stato. A incastrarli, come era emerso nel processo di primo grado – cosa di cui i giudici non avevano tenuto minimamente conto – erano stati degli agenti di polizia che avevano offerto loro documenti riservati.
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