La raccolta di poesia “Chi ha detto che non sarai felice?” di Skylar (Lavinia Dickinson Editore, 2019), pubblicata per la prima volta in Italia e già iscritta ad alcuni importanti premi letterari, arriva in Uganda; anzi, torna – tradotta in italiano da Roberto Malini – nella nazione africana in cui attualmente la poetessa transgender si trova, con lo status di rifugiata e in attesa di essere trasferita in un paese sicuro. Riceve le copie del libro il grande attivista per i diritti umani ugandese Patrick Leuben Mukayanga, Premio Makwan per i diritti umani 2013 e candidato al Premio Nobel per la Pace nel 2018. La formidabile autrice e il difensore dei diritti umani si incontreranno nei prossimi giorni a Kampala; nelle loro mani il libro diventerà uno strumento di dialogo sociale e cultura dei diritti umani. Skylar, autrice ruandese transgender, è una voce nuova e coraggiosa della poesia africana contemporanea, una voce che affascina per la freschezza, la forza, l’originalità dei versi. La raccolta “Chi ha detto che non sarai felice?” mette in luce un talento che resiste alla discriminazione per contribuire alla migliore civiltà. Nonostante la sua condizione di perseguitata e profuga, infatti, Skylar continua a impegnarsi per i diritti umani, esprimendo con orgoglio il suo essere transgender e diffondendo attraverso i social le sue poesie, che sono ritmiche, sonore e penetranti come mantra o canzoni blues. “È fondamentale che i poeti si schierino in quella parte di umanità che si impegna contro qualsiasi tipo di discriminazione, odio e violenza,” afferma. “L’attivismo è per me importante, anche attraverso la poesia, perché mi permette di essere utile al mondo, di dare un po’ di voce a chi non ne ha: i bambini senza casa, gli orfani, i poveri, le persone Lgbt che vivono in paesi che le perseguitano senza pietà”.
Nelle foto, Skylar e Patrick Leuben Mukajanga, direttore del St. Paul’s Voice Centre di Kampala, con alcune copie del libro “Chi ha detto che non sarai felice?”
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