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Il sindaco di Massa Lombarda diffidato a non far rappresentare “Saluti da Brescello” ma lo spettacolo è andato in scena. Intervista a Donato Ungaro

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Non c’è pace per Il Teatro delle Albe di Ravenna da quando i teatri scelgono di ospitare una delle due produzioni firmata dal regista Marco Martinelli: “Saluti da Brescello” e “Va pensiero”, liberamente ispirato alle vicende di Donato Ungaro, la cui vita è stata segnata da continue azioni legali anche per il suo ruolo di giornalista impegnato nel segnalare illegalità in l’Emilia Romagna. E ancora una volta arriva la diffida a non rappresentare lo spettacolo viene inviata al Comune di Massa Lombarda (in provincia di Ravenna) che ha scelto di ospitarlo. «Il 16 maggio vengo informato che la segreteria del sindaco di Massa Lombarda, Daniele Bassi, ha ricevuto la oramai consueta mail di posta certificata dallo studio di Ermes Coffrini, con la quale l’ex sindaco di Brescello invitava il primo cittadino a prestare “attenzione”a “Saluti da Brescello” in programma venerdì 17 maggio  nella Sala del Carmine del suo Comune – ci spiega Donato Ungaro, raggiunto al telefono mentre si recava a teatro – e per questo motivo Bassi ha riunito immediatamente la giunta per prendere atto della segnalazione ricevuta».

La notizia della scelta di andare in scena, è segno che l’amministrazione di Massa ha dimostrato l’assoluta certezza di  non sottostare a nessun tipo di censura. Questa è l’ultima delle segnalazioni a dimostrazione di come l’articolo 21 della Costituzione venga in continuazione rimesso in discussione: «inizio a perdere il conto delle “intimidazioni” che ha messo in atto l’avvocato ed ex sindaco Ermes Coffrini, primo cittadino del paese di Peppone e don Camillo dal 1985 al 2004 “…senza soluzione di continuità…”, come lui stesso ha scritto – ci dice con molta amarezza Ungaro, e si evince quanto li costi parlarne -». Si viene anche a sapere che il sindaco di Ravenna Michele de Pascale (città in cui risiede il Teatro delle Albe) ha telefonato al suo collega di Massa per affermare il suo totale sostegno. «Tutto è iniziato nel mese di gennaio quando vengo a sapere che la Fondazione “I Teatri” di Reggio Emilia ha ricevuto una comunicazione da Ermes Coffrini, con la quale vengono informati – in vista dello spettacolo “Va Pensiero” che sarà rappresentato dal Teatro delle Albe, in cui  l’ex sindaco sostiene di avermi querelato insieme a Marco Martinelli (il regista) Ermanna Montanari (attrice) e Marco Belpoliti editore di Doppiozero (per aver pubblicato la drammaturgia).

Allegata alla mail vi era copia della querela depositata alla Procura di Milano – prosegue Donato Ungaro – e nonostante le richieste formulate dalla direzione delle “Albe”, non ci viene consegnato nessun documento. A distanza di mesi non ci è stata consegnata nessuna notifica e il 9 maggio scorso il mio legale, l’avvocato Valerio Vartolo, ha presentato una istanza alla Procura di Milano, per sapere se risultano indagini a mio carico. Il 13 maggio è arrivata risposta negativa: “Non risultano iscrizioni suscettibili di comunicazioni”. Nonostante questo la serenità di Donato Ungaro e degli artisti impegnati in una libera espressione del loro lavoro viene messa alla prova nel subire continue segnalazioni nel tentativo di impedire la rappresentazione teatrale e non solo: anche le partecipazioni a dibattiti pubblici. Lo riassume lo stesso Ungaro: «nel settembre 2017 Marco Martinelli viene scelto per rappresentare l’Emilia Romagna alla ‘maratona teatrale’ del Teatro Nazionale di Roma intitolata “Ritratto di una nazione. L’Italia al lavoro”.

Venti testi teatrali coordinati da Antonio Calbi e Fabrizio Arcuri, a cui partecipano attori e autori teatrali in rappresentanza di (quasi) tutte le regioni italiane. Martinelli porta al Teatro Argentina  “Saluti da Brescello” con gli attori Gianni Parmiani e Gigi Dall’Aglio. Un anno dopo, nel settembre 2018, Luigi Dadina subentra a Dall’Aglio e lo spettacolo va in scena al Teatro Rasi di Ravenna, dove fa registrare una settimana di “tutto esaurito!” – racconta Donato Ungaro – dove due rappresentanti della CGIL di Reggio Emilia lo vedono e decidono di sceglierlo per l’apertura del diciottesimo Congresso Provinciale della Cgil, che si è tenuto al Teatro Ariosto di Reggio Emilia il 23 e il 24 ottobre 2018. Per l’occasione la compagnia Teatro delle Albe non riesce – a causa di impegni presi tempo prima – ad allestire lo spettacolo, ma Marco Martinelli concede la possibilità di portare in scena “Saluti da Brescello” a Monica Morini e Bernardino Bonzani, del Teatro dell’Orsa di Reggio Emilia.

La reazione è immediata, con il vice-sindaco di Brescello Stefano Storchi che scrive ai dirigenti della CGIL di Reggio Emilia: “Ho visto Telereggio e ho saputo che avete aperto il Congresso con lo spettacolo di Donato Ungaro. Complimenti, compagni filibustieri! Mia moglie questa mattina ha restituito la tessera. Sono orgoglioso di lei!”. Il segretario uscente del Sindacato – che aveva fortemente voluto lo spettacolo – non è stato riconfermato,  nonostante fosse l’unico candidato a presentarsi alle elezioni».  La lista delle persone coinvolte in questa infinita vicenda legale che appare sempre più inverosimile è lunga e coinvolge anche chi organizza dibattiti come nel caso di Cinzia Franchini (ex presidente dell’Associazione degli artigiani e delle imprese italiane CNA – FITA:  «una mail viene recapitata a Cinzia Franchini con la copia della querela nei nostri confronti per metterla in guardia sulla mia affidabilità – parla ancora Donato Ungaro – e la comunicazione sarebbe stata inviata  in quanto eravamo stati invitati come relatori a un dibattito organizzato a Brescello per parlare dello scioglimento del consiglio comunale del Comune negli anni precedenti per accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata.

Il 20 febbraio 2019 un’altra mail viene inviata – tramite un indirizzo di posta certificata – alla CGIL di Reggio Emilia, con allegata la querela e per conoscenza anche alla sezione ANPI di Reggio Emilia. Il 26 febbraio la la querela viene segnalata anche a Libera di Reggio Emilia e Auser che la comunica nel corso di un’assemblea dei soci di Libera Reggio Emilia. il 1 marzo 2019 sono stato  invitato come relatore alla Casa delle Storie del Teatro dell’Orsa di Reggio Emilia. Lo stesso giorno la segreteria del teatro riceve la mail, con il seguente testo: “Con tutto il rispetto dovuto ad ogni iniziativa contro le mafie, allego copia della querela depositata contro l’ex vigile Donato Ungaro. Al fine di mettere a conoscenza, di chi sia realmente questo personaggio e le palesi falsità con cui è riuscito a costruirsi una carriera da professionista dell’antimafia.- Cordiali saluti Avvocato Ermes Coffrini”. La mail mi viene girata immediatamente e Monica Morini contatta la squadra mobile della Questura di Reggio Emilia, dove spiega la preoccupazione per il tono delle parole contenute dalla diffida». Lo spettacolo a Massa Lombarda nel frattempo è andato in scena e il successo è stato accompagnato dal sindaco Daniele Bassi che ha parlato al pubblico rivelando di “aver subito un’intimidazione”.


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