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Il cohousing nelle “Biografie dell’abitare”. A Torino dal 14 maggio al 20 giugno

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Il cohousing cos’è? Come funziona? Per darne una definizione elementare si potrebbe riassumere: un modo di abitare collettivo dove gli abitanti di uno stesso stabile mettono in comune spazi, servizi e attività e dove è possibile ritrovare il senso smarrito della comunità.

Questo stile di vita, seppur ancora poco conosciuto, è in espansione in tutta Europa e vede Torino tra le città capofila.

«Lavorando da tanti anni con abitanti dei progetti di social housing ci siamo accorte che quando emerge l’idea di casa e dunque, della perdita, della ricerca, dell’avvicendamento tra una casa e l’altra, tra un coabitante o un vicino e l’altro, queste persone in realtà riportino valori identitari, letture della società, bisogni relazionali. Un contenuto emotivo, valoriale e relazionale che costituisce un ricchissimo patrimonio antropologico, culturale e di costruzione della cittadinanza nella società contemporanea», rilevano Mirella Violato e Chiara Grattoni, coordinatrici della cooperativa Atypica, gestore sociale di due progetti di cohousing torinesi: «Vivo al venti», inserito nel quartiere di Porta Palazzo in via Milano, «una strada di frontiera e aperta tra la Torino delle istituzioni – con la presenza dell’edificio del Palazzo comunale – e la città che si riversa sul mercato di “Porta Pila” il più grande d’Europa» e «Luoghi Comuni San Salvario» che ospita tanti «“cittadini del mondo” nello storico quartiere multietnico di San Salvario in via San Pio V: un crocicchio di fedi, religioni e migrazioni dove sorgono a 50 metri di distanza la sinagoga ebraica e il tempio valdese intorno alle numerose chiese cattoliche, a dimostrazione della natura interreligiosa e interculturale del capoluogo piemontese».

Ci sono diversi modelli di cohousing ma tutti coniugano l’indipendenza e la privacy della propria abitazione con la possibilità di condividere spazi e servizi comuni al fine di recuperare la socialità, sfruttare le economie di scala che consentono da un lato di risparmiare e dall’altro di riuscire a concedersi piccoli privilegi – che in alcuni casi non sarebbero sostenibili – e recuperare una dimensione di vita più semplice, più attiva e più serena.

Una condivisione di progetti e di spazi, non sempre facile: «Talvolta possono nascere anche piccole incomprensioni proprio come in ogni famiglia, alcune difficoltà sono sempre in agguato, ma sempre superabili. Dalle esperienze raccolte in questi due luoghi di coabitazione è nata l’idea progettuale diAtypicadi realizzare il progetto “Biografie dell’Abitare” (finanziato dalla città di Torino nell’ambito di AxTo – Azioni Per le Periferie Torinesi),con l’intento – proseguono Violato e Grattoni – di raccogliere le molteplici testimonianze e proporre una lettura in forma artistica da restituire alla cittadinanza».

Per conoscere alcune storie di resilienza ed esperienze di coabitazionedal 14 maggio al 20 giugno sono previste ( https://biografiedellabitare.it/) esibizioni, spettacoli, opere e concerti realizzati in collaborazione con le associazioni del territorio e le scuole torinesi.

«Narrazioni che offrono, il senso dell’abitare condiviso», e che grazie alle «testimonianze riportate e al materiale biografico raccolto in video interviste, testi scritti, raccolta di oggetti e fotografie accompagneranno, gli interessati, in un viaggio per incontrare esperienze ancora troppo poco conosciute».

Ecco gli appuntamenti.

Dal 14 al 19 maggio presso l’Officina Con-temporanea di Luoghi Comuni San Salvario sarà visitabile l’installazione «Harraga», realizzata dagli studenti dell’Istituto Professionale Statale Albe Steiner.

Il 28 maggio dalle 17,30, sempre presso Luoghi Comuni San Salvario la tela realizzata nel corso del laboratorio artistico «1 km di tela» sarà messa all’incanto e il ricavato sarà devoluto all’Associazione Opportunanda, che si occupa delle persone senza fissa dimora.

Il 9 giugno (dalle 10 alle 22) presso il cohousing «Vivo al Venti»in via Milano 20 il cortile e le case saranno aperte a performance di teatro, guarattelle (espressione tipica del teatro napoletano), danza, musica dal vivo e con la proiezione di un video che racconta l’esperienza dei «Viventi», per la regia di Francesco Antonio Pileggi e Tatiana Maziali.

Infine, il 12 giugno, sempre presso Luoghi Comuni San Salvario, verrà inaugurata la mostra fotografica Volti dell’Abitare


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