Questo è il primo stratagemma secondo cui ciò che è familiare non desta attenzione, e quindi lo stratega deve simulare calma e usare dei diversivi per poi affrontare l’avversario all’improvviso. Un’applicazione di questo principio si riscontra nelle tattiche di convincimento in cui si tende a ripetere un concetto per renderlo familiare e quindi accettato. In breve, l’acqua blu di Tenco. Al momento i modelli dell’industria dell’informazione (italiana) sono ancorati alla ripetizione degli stessi modelli da decenni perché si cerca il comfort nella fornitura del prodotto e/o del servizio. Quindi abbiamo due elementi:
- l’industria dell’informazione che è costituita dalle infrastrutture di raccolta e distribuzione ed elaborazione (l’amministrazione, l’ICT, i commerciali etc etc…) e dalle persone che sono in grado di maneggiare conoscenza per tradurla in informazione (i giornalisti)
- il prodotto e/o servizio con forme classiche (articolo, post, inchiesta…) che usa poche risorse esterne (link, citazioni, riferimenti) per monetizzare al massimo la propria fonte e non confondere il fruitore.
Questa tattica si è dimostrata nel tempo autolesionista perché la conversione in valore (economico e sociale) di un articolo non è definita dal prezzo che il fruitore è disposto a pagare, ma dal numero di lettori che attrae; il numero di lettori viene convertito in un prezzo che dovrà essere pagato dagli inserzionisti.
Si può dedurre che la ricerca del comfort nell’erogazione dell’informazione, essendo generalista, ha portato alla ricerca di un consenso a discapito di un riconoscimento di valore. Quindi si è disposti a rifornirsi presso una determinata testata o giornalista, perché si condivide… continua si lsdi