CANNES – A Tommaso Buscetta avevano già ammazzato un fratello e due figli, quando decise di collaborare con la giustizia. Il suo referente era Giovanni Falcone. Buscetta, chiamato “Boss dei Due Mondi”, nel 1984 era stato estradato dal Brasile e una volta rientrato aveva trovato una guerra sanguinosa per il controllo della droga, scatenata da Riina e dal clan dei Corleonesi. Le sue rivelazioni su Cosa Nostra portarono al maxi-processo nel 1986: 475 imputati, oltre 200 avvocati radunati a Palermo in un’aula bunker. Lo racconta nel suo film in concorso a Cannes 72 Marco Bellocchio, in un’opera alla cui base c’è l’analisi dei fatti, l’approfondimento dei materiali d’epoca, di stampa e carte processuali, per rendere autentico il “traditore” di Cosa Nostra, ovvero Tommaso Buscetta, che mai traditore volle riconoscersi e accusò gli eccessi da macellaio di Riina come causa della distruzione della cupola.
Durante le assise assistiamo stupefatti a quello che è la bassezza umana. Dopo la morte di Giovanni Falcone, che Tommaso Buscetta dice di aver stimato e amato, il collaboratore di giustizia puntò il dito contro le connivenze stato-mafia, accusando Salvo Lima e Giulio Andreotti, diventando un testimone chiave nel processo per associazione mafiosa e per l’omicidio Pecorelli. Quanto attenga all’uomo che fu veramente Buscetta – nel film, pur entrato da bambino nel clan mafioso e pur avendo alle spalle degli omicidi, non è esente da dubbi di coscienza – è impossibile saperlo, ma la fiction, parlata in siciliano strettissimo, ce lo rende verosimile e ci aiuta a capire meglio quello che è stato un periodo storico e, purtroppo, un dramma italiano non ancora chiarito. Un film necessario e ben fatto, quello di Marco Bellocchio, supportato da un intero cast all’altezza. Spiccano Luigi Lo Cascio e, ovviamente, Pierfrancesco Favino in un ruolo, quello del protagonista, che è forse il suo migliore. Auspicabile e giusto sarebbe – non lo sostengo per sciocco campanilismo – che “Il traditore” venisse insignito di un riconoscimento dalla giuria di Cannes.
- DATA USCITA: 23 maggio 2019
- GENERE: Drammatico
- ANNO: 2019
- REGIA: Marco Bellocchio
- ATTORI: Pierfrancesco Favino, Luigi Lo Cascio, Fausto Russo Alesi, Maria Fernanda Cândido, Fabrizio Ferracane, Marco Gambino
- PAESE: Italia
- DURATA: 135 Min
- DISTRIBUZIONE: 01 Distribution