L’estrema destra conosce solo un linguaggio, quello della violenza, di conseguenza passare dalle parole alle mani è un attimo. Lo sa bene Danijel Majić, giornalista tedesco aggredito in Austria da un presentatore televisivo croato nazionalista.
Majić era al memoriale di Bleiburg, dove si teneva un raduno di esponenti dell’estrema destra.
La commemorazione annuale sul confine austriaco-sloveno per la cosiddetta “tragedia di Bleiburg” ha visto la partecipazione di oltre 10.000 persone che hanno ripetutamente celebrato e acclamato il regime fascista di Ustasha.
L’evento era patrocinato dal Parlamento e della Chiesa cattolica croati.
Majić, redattore di Frankfurt & Rhein-Main, segue da tempo i temi dell’estremismo di destra e dell’islamismo.
Il giornalista stava realizzando un servizio sull’evento commemorativo quando, riconosciuto da Bujanec, volto noto della televisione croata che lo ha insultato e gli ha sputato addosso. Majić, che non ha reagito alle provocazioni, si stava allontanando quando un gruppetto di tre / quattro persone lo ha circondato e ha iniziato a prenderlo a calci. Fortunatamente l’attacco è stato fermato dalla polizia austriaca che era a Bleiburg per il servizio d’ordine.
Il reporter, che scrive di estremismo di destra e di nazionalismo croato in generale, aveva citato più volte nei suoi articoli Bujaner e parlato delle sue ‘apparizioni’ nelle parrocchie cattoliche croate in Germania per perorare la causa nazionalista.
Subito dopo l’incidente, Majić ha ricevuto numerose minacce attraverso i social network, in particolare su Facebook come già avvenuto in passato proprio su istigazione di Bujanec il quale aveva invitato i suoi follower ad atti violenti contro il giornalista.
Al collega attaccato la solidarietà di tutta Articolo 21 che si unisce alla Federazione europea dei giornalisti e all’Associazione dei giornalisti croati nel condannare tali inaccettabili e brutali attacchi fisici e verbali.