«Le nuove minacce di morte scagliate contro Paolo Borrometi, cronista sotto scorta e presidente di Articolo 21, sono gravissime perché scagliate dai clan e dai familiari degli inquisiti e dei condannati. E perché sono sintomatiche di un territorio che non può essere fuori controllo. Chi le ha lanciate è facilmente identificabile. Chiediamo alle autorità di polizia di individuarli, sanzionarli e metterli in condizione di non nuocere». Lo affermano, in una nota, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, segretario generale e presidente della Federazione nazionale della Stampa italiana.