BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

La Nuova Ira rivendica l’omicidio di Lyra McKee. Arrestata una 57 enne di Derry

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Prime ammissioni ma ancora poche certezze per l’uccisione di Lyra McKee, giornalista 29enne caduta mentre svolgeva il proprio lavoro durante gli scontri del 18 aprile a Londonderry.
La polizia dell’Irlanda del Nord ha arrestato una donna di 57 anni nell’ambito delle indagini per terrorismo
sull’omicidio.
Secondo gli inquirenti, la 57enne di Derry sarebbe in possesso di informazioni su chi abbia sparato per colpire gli agenti intervenuti nel quartiere cattolico di Creggan, dove una cinquantina di bombe Molotov era stata lanciata contro le forze dell’ordine dai militanti dell’organizzazione New Irish Republican Army.
Nelle ore precedenti al fermo della sospettata, che in serata è stata rilasciata, il gruppo repubblicano nordirlandese che sta alimentando le violenze in tutto il Paese aveva riconosciuto la propria responsabilità per la morte della giovane, scusandosi con i familiari e le persone vicine alla vittima.
Attraverso un comunicato inviato al quotidiano ‘The Irish Times’ e pubblicato sul sito web l’Ira aveva rivolto un messaggio di cordoglio alla partner, alla famiglia e agli amici di Lyra Mckee sottolineando che le loro erano “piene e sincere scuse”.
Gli autori della nota, secondo i responsabili della redazione che hanno ricevuto il testo, hanno usano un codice di riconoscimento che certifica l’autenticità dello stesso.
Attraverso lo stesso comunicato la Nuova Ira, formatasi nel 2012, accusa la polizia di aver “provocato” le violenze che hanno preceduto la sparatoria in cui ha perso la vita la McKee.
La giornalista, collaboratrice della rivista Atlantic, del portale BuzzFeed e del sito di notizie di Belfast «Mediagaze», era anche un’attivista per i diritti della comunità Lgbt.
Raggiunta da un proiettile alla testa mentre copriva gli scontri, secondo i presunti assassini non era stata colpita volutamente.
In un primo momento erano stati arrestati due giovani che ieri sera sono stati scarcerati senza alcuna incriminazione.
Poco più che 18enni, i primi sospettati del delitto erano stati fermati in virtù della legge antiterrorismo. Scarcerandoli, le autorità hanno lanciato un appello a eventuali testimoni
presenti nell’area degli scontri.
Dopo che il peso della Storia ha schiacciato la ‘santità’ dell’attesa della Pasqua in Irlanda del Nord, con la Brexit le azioni di chi non riconosce gli accordi di pace siglati 20 anni fa si prospettano sempre più spregiudicate e violente.


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