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1°Maggio.Ripartire da lavoro e lotta a precariato

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La Fnsi aderisce alla Manifestazione nazionale del Primo Maggio, indetta da Cgil, Cisl e Uil. L’adesione è doverosa non soltanto nello spirito del patto di alleanza che lega il sindacato dei giornalisti italiani ai sindacati confederali, ma anche in considerazione della necessità di rimettere i temi del lavoro al centro dell’azione politica e della lotta sindacale. Per questa ragione, saremo in piazza a Bologna, dove i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil celebreranno il Primo Maggio, ma anche nelle piazze di altre città per ribadire le ragioni del lavoro, oggi minacciato anche nel settore dell’editoria da inaccettabili tagli e bavagli. Il tentativo del governo di indebolire il pluralismo dell’informazione va contrastato con ogni mezzo perché senza un’informazione libera e plurale – lo ha ricordato più volte il presidente Sergio Mattarella – la democrazia muore.

Essere in piazza il Primo Maggio insieme con i sindacati confederali è necessario perché in un’epoca caratterizzata dall’aumento delle diseguaglianze e dal tentativo di cancellare i corpi intermedi della società e il ruolo dei sindacati, occorre fare fronte comune per riportare al centro valori e ideali, a cominciare dal lavoro, sanciti dalla Costituzione.
Lavoro, libertà, diritti e stato sociale sono priorità da affermare in un contesto non soltanto nazionale, ma anche e soprattutto europeo. Il lavoro è scomparso dall’agenda politica dei governi da molti anni e gli effetti sono sotto gli occhi di tutti. Riteniamo che sia necessario riportare al centro il lavoro, principale fattore di coesione sociale, insieme con i diritti ad esso connessi. Lo smantellamento del complesso di tutele e garanzie poste a fondamento dei rapporti di lavoro ha spalancato le porte a forme inaccettabili di precariato e di sfruttamento, nei confronti delle quali si è diffuso un pericoloso atteggiamento di assuefazione. Per questa ragione, il mondo del lavoro e le organizzazioni sindacali sono chiamati a una nuova stagione di lotta e di mobilitazione per ridare dignità al lavoro e ai lavoratori e speranza ai tanti, troppi giovani in cerca di occupazione.

La Federazione nazionale della Stampa Italiana ha messo il lavoro e la lotta al precariato al centro della propria azione e ne rilancerà i temi in occasione degli Stati generali dell’editoria, convocati dal governo senza però coinvolgere tutte le rappresentanze del mondo del lavoro, a cominciare proprio dai sindacati confederali. Un’esclusione inaccettabile, che rischia di trasformare gli Stati generali in un’occasione perduta che, anziché rilanciare un settore vitale per la vita democratica del Paese, rischia di trasformarsi in un momento di moltiplicazione dei tagli e dei bavagli.
Anche per questa ragione, venerdì 3 maggio, Giornata mondiale per la libertà di stampa, la Fnsi promuoverà un presidio per la libertà di informazione e a sostegno di tutti i cronisti imbavagliati, sfruttati e minacciati, in piazza Santi Apostoli, a Roma, a partire dalle 10.30. Martedì 14 maggio, invece, il sindacato dei giornalisti promuoverà un’altra Giornata nazionale di confronto sui temi dell’informazione e dell’editoria in vista degli Stati generali, chiamando a raccolta tutte le rappresentanze dei lavoratori e gli attori del sistema. L’auspicio è che Cgil, Cisl e Uil e le associazioni che si riconoscono in queste battaglie vogliano essere in piazza insieme con noi.


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