BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Centro Astalli, corso di formazione su Europa, futuro plurale con i migranti verso un nuovo spazio comune

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Da alcuni anni le migrazioni forzate sembrano essere diventate un fattore capace di mettere in crisi la sopravvivenza stessa dell’Unione Europea. La libera circolazione, la solidarietà tra Stati membri, la politica comune in materia d’asilo sono alcuni dei punti chiave su cui si fonda il progetto comune europeo. Davvero il problema sono i numeri degli sbarchi? O il fatto che, come insinua qualcuno, non possiamo più permetterci i diritti umani per tutti e bisogna scegliere chi lasciare indietro? L’Europa, ha ricordato spesso Papa Francesco, è stata costruita dai migranti: le migrazioni hanno riportato vita, speranza e prospettive in un continente devastato dalla guerra. In un mondo sempre più interconnesso, il futuro deve essere costruito insieme: cittadini da sempre e nuovi cittadini, in una società capace di rispettare la dignità e di valorizzare il contributo di ciascuno.

Quale Europa per il nostro futuro comune?
mercoledì 15 maggio – ore 17.30
Le politiche migratorie nazionali ed europee oggi producono danni e violazioni allo stato di diritto e al tessuto democratico delle nostre società. Cambiare le politiche migratorie significa migliorare le politiche sociali e culturali per tutti noi. Quali proposte per un’Europa di cittadini, radicata nel rispetto dei diritti umani e nei valori di solidarietà e giustizia?

Relatore:
– Romano Prodi

L’immigrazione in un’Italia frammentata
mercoledì 22 maggio – ore 17.30
In Europa e in Italia l’insoddisfazione per lo status quo, la sfiducia e la frustrazione per la situazione politica si collegano sempre più spesso all’allarme per l’immigrazione, vista come uno dei problemi più gravi e urgenti. Però anche la rappresentazione di un Paese semplicemente e generalmente “più razzista” non è accurata: gli italiani, anche rispetto agli altri europei, sono divisi tra posizioni molto differenziate sul tema. Quello che accomuna molti, però, è una percezione del fenomeno molto distante dalla realtà dei fatti, alimentata da una rappresentazione mediatica sempre meno capace di descrivere la complessità.

Relatori:
– Chiara Ferrari, ricercatrice IPSOS
– Mauro Magatti, sociologo Università Cattolica

Tavola rotonda: Costruire democrazia in un’Europa plurale
mercoledì 29 maggio – ore 17.30
Nel dibattito sulle migrazioni l’enfasi è posta sulle frontiere: aprirle o chiuderle? Ma forse uno degli elementi più problematici degli ultimi anni è il venire meno della coesione sociale, nei singoli Stati membri e nell’Europa nel suo insieme. Le ineguaglianze si allargano e molti fattori minano l’unità e la solidarietà europea. L’attenzione focalizzata sui nuovi arrivi nasconde un sostanziale disinteresse per la migrazione a lungo termine, ai processi di inclusione ed esclusione che interessano anche i figli e nipoti di migranti presenti da tempo. Come incoraggiare l’integrazione ed il senso di appartenenza, anche consentendo a tutti i gruppi sociali a rischio di esclusione di essere parte attiva della società come membri e non come ospiti?

Relatori:
– Francesco Cananzi, magistrato
– Matteo Truffelli, presidente Azione Cattolica Italiana
– Chiara Tintori, politologa
– Franco Lorenzoni, maestro e scrittore


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